Psicopedagogia dei linguaggi (Briganti)
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IDENTITA'

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Messaggio  alessia verre Sab Nov 29, 2008 3:42 pm

Oggi in aula si è parlato di identità,intanto ringrazio la docente,inquanto tornando a casa in seguito alla lezione mi sono posta un quesito: che cos'è L'IDENTITà??
Andandomi a documentare ho constatato che comunque l'identità riguarda,per un verso, il modo in cui l'individuo considera e costruisce sé stesso come membro di determinati gruppi sociali: nazione, classe sociale, livello culturale, etnia, genere, professione, e così via; e, per l'altro, il modo in cui le norme di quei gruppi consentono a ciascun individuo di pensarsi, muoversi, collocarsi e relazionarsi rispetto a sé stesso, agli altri, al gruppo a cui afferisce ed ai gruppi esterni intesi, percepiti e classificati come alterità.Inoltrè mi sono chiesta anche come avenisse questo processo e ho approfondito scoprendo che si può distinguere in due componenti: una di identificazione e una di individuazione. Con la prima il soggetto si rifà alle figure rispetto alle quali si sente uguale e con le quali condivide alcuni caratteri; produce il senso di appartenenza a un'entità collettiva definita come noi (famiglia, patria, gruppo di pari, comunità locale, nazione fino ad arrivare al limite all'intera umanità). Con la componente di individuazione il soggetto fa riferimento alle caratteristiche che lo distinguono dagli altri, sia dagli altri gruppi a cui non appartiene (e, in questo senso, ogni identificazione/inclusione implica un'individuazione/esclusione), sia dagli altri membri del gruppo rispetto ai quali il soggetto si distingue per le proprie caratteristiche fisiche e morali e per una propria storia individuale (biografia) che è sua e di nessun altro.
E' utile comunque chiarire a mio avviso che l'identità è anche contestuale,essa cioè può variare in base al contesto,al ruolo che si intende assumere...infatti in aula si è parlato anche dei giochi virtuali in cui l'individuo cerca nuove possibilità di essere...secondo voi allora si può parlare DI PERDITà IDENTITà?? a voi....

baci baci alessia!

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IDENTITA' Empty identità

Messaggio  orefice.veronica Sab Nov 29, 2008 3:51 pm

Durante la lezione di stamattina, si è appunto parlato di identità, amio parere bisogna riflettere molto su questa tematica ed analizzarne attentamente il significato.
Cos'è la nostra identità? Essa è tutto ciò che caratterizza ciascuno di noi come individuo singolo e inconfondibile. E' ciò che impedisce alle persone di scambiarci per qualcun altro. Così come ognuno ha un'identità per gli altri, ha anche un'identità per sé. Quella per gli altri è l'identità oggettiva, l'identità per sé è l'identità soggettiva. L'identità soggettiva è l'insieme delle mie caratteristiche così come io le vedo e le descrivo in me stesso. L'identità oggettiva di ciascuno, ossia la sua riconoscibilità, si presenta secondo tre principali modalità. La prima modalità è l'identità fisica: questa è data soprattutto dalle caratteristiche della faccia, le quali ci permettono di non esser confusi con un'altra persona. La seconda modalità è l'identità sociale, ossia un insieme di caratteristiche quali l'età, lo stato civile, la professione, il livello culturale e l'appartenenza ad una certa fascia di reddito. La terza modalità è l'identità psicologica, ovvero la mia personalità, lo stile costante del mio comportamento. Alcuni aspetti dell'identità cambiano più facilmente di altri. L'identità sociale può cambiare rapidamente: se, ad esempio, un funzionario di banca va in pensione e si trasferisce in campagna, ecco che la sua identità sociale è cambiata ed egli non è più il tale funzionario benestante e abitante in città, ma è il tal'altro pensionato, solerte proprietario di un piccolo orto. L'identità fisica invece cambia gradatamente. E' probabile che a sessant'anni abbia più o meno la stessa faccia di dieci anni prima, anche se potrei avere una faccia alquanto diversa rispetto a trenta o quarant'anni prima. L'identità psicologica è una tema molto interessante e anch'essa cambia piuttosto poco: ognuno ha una sua personalità, vale a dire una certa intelligenza, determinate attitudini e specifici tratti del carattere. La personalità dipende, in gran parte, da fattori genetici e assume caratteristiche stabili durante l'infanzia.
Quanto influisce il contesto storico-sociale in cui viviamo sulla nostra identità?

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IDENTITA' Empty Re: IDENTITA'

Messaggio  rosa aromino Sab Nov 29, 2008 4:34 pm

proprio durante la lezione ho scherzosamente affermato che il "problema dell'identità" è un problema filosofico Razz eppure qualcosina di vero c'è in questa affermazione!
in special modo nei periodo di crisi si suol dire che siamo alla ricerca di noi stessi, ma da quale punto di vista?.....noi stessi, quindi intendiamo la nostra identità psicologica?; noi stessi,quindi un'accettazione socialmente positiva rispetto al contesto in cui viviamo ( per dirla più brevemente, la nosta identità sociale)?
in verità credo che non sia facile definirci consapevoli della nostra reale identità in quanto , se volessimo considerare soltanto l'aspetto comportamentale-relazionale da noi assunto, ci renderemmo subito conto che la nosta identità varia a seconda delle situazioni, delle persone, dell'umore con cui incominciamo la nostra giornata.
vorrei aggiungere un'altra considerazione a riguardo: come consideriamo noi, o riconosciamo socilamente l'identità dei transessuali?
credo sia capitato a tutti soffermarsi ad osservare qualcuno che aveva dei lineamenti che si avvicinavano a quelli maschili ( o femminili) ma un corpo accompagnato da gesti che dicevano tutt'altro???? Question avrete domandato al vostro eventuale accompagnatore o a voi stessi...ma è maschio o è femmina?
come li vediamo noi?....come si vedono loro? .....come pensano che noi li consideriamo socialmente ? confused
buona serata! Smile

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IDENTITA' Empty mutazioni

Messaggio  mariarosaria tarallo Sab Nov 29, 2008 6:25 pm

ciao, leggo questo aggiornamento sul tema trattato, che è bellissimom ero assente e mi scuso se ripeterò cose già dette.
Secondo me l'identità è ciò che una persona è, di fatto e potenzialmente. Alcune caratteristiche restano fisse nel tempo o subiscono variazioni non tanto evidenti, mentre altre possono cambiare ,perchè l'esistenza è fatta naturalmente anche di "mutazioni" e, attraverso queste mutazioni, si attua una evoluzione (o in certi casi) una involuzione. Questo riguarda per me sia il concetto di identità riferito alla singola Persona che quello riferito a gruppi di persone. Non voglio dilungarmi, per dare spazio agli altri interventi e poter leggere tanti altrui contributi. Ci chiariremo tutti le rispettive idee in merito, nel corso della discussione. Buon weekend a tutti.
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Messaggio  teresa.portoghese Dom Nov 30, 2008 10:49 pm

Il concetto di identità, cioè il bisogno di appartenenza, di sentirsi uguale agli altri,ovvero di sentirsi diverso, speciale, unico, deve essere coniugato con il concetto di inclusività. Il problema della persona diversamente abile è la sua integrazione nella società. Il realizzarsi di tale integrazione significa ridurre al minimo le loro condizioni di svantaggio, rispondere, sì, ai loro bisogni personali e specifici ma,soprattutto rispettare la loro "Identità" .Rispettare il loro bisogno di appartenenza, di sentirsi alla pari degli altri, di sentirsi normali e allo stesso tempo speciali. Integrarli nella società ma, mantenendo loro la propria "Identità ," dar loro la possibilità di poter scegliere, di poter decidere in piena autonomia, nonostante la loro Specificità. Il "senso di appartenenza " si costruisce col bisogno di
" normalità "di essere trattato e di fare quello che fanno gli altri.

PANICO TERESA.




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Messaggio  simona.asciolla Dom Nov 30, 2008 11:24 pm

Il tema dell’identità e della cittadinanza rispetto alla condizione d’handicap ha a che fare con la possibilità di essere persona e con il fondamentale, imprescindibile bisogno di essere riconosciuti in quanto soggetti.
Spesso accade che tendiamo a mettere da parte la nostra reale identità per sentirci vicini al gruppo di appartenenza e accade anche che a volte perdiamo quest'ultima, ci dimentichiamo chi realmente siamo, ci nascondiamo dietro falsi modi di essere che diventano così abitudinari che ci convinciamo che facciano parte di noi... Questo è pericoloso ed è su questo che bisogna intervenire!!!


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IDENTITA' Empty sull'identità

Messaggio  Maria Sab Dic 06, 2008 5:50 pm

quando penso all'identità penso all'immagine di uno "specchio" ...naturalmente essa è il riflesso dal quale riceviamo la nostra immagine, penso che sia molto importante curare questo riflesso nel quale potersi riconoscere anche a distanza di tempo Very Happy
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IDENTITA' Empty Re: IDENTITA'

Messaggio  mariarosaria tarallo Sab Dic 06, 2008 6:53 pm

ciao Maria, mi piace questa metafora, ma vorrei mettere in campo un altro aspetto possibile della questione, quando parli di riflesso in cui ritrovarsi nel tempo, intendi riflesso di ciò che siamo anche in relazione ai cambiamenti (o, in altre parole, intendi riflesso rispetto alle mutazioni di cui siamo protagonisti), oppure riflesso anche di ciò che siamo diventati, che poi diventa difficile conciliare, a volte, con quella immagine che non ritroviamo, fedele a se stessa, nel tempo? Non è per fare mera speculazione, semplifichiamo la cosa...Noi cambiamo, allora, poichè è importantissimo, e credo questo sia il senso dell'immagine del riflesso proposto da te, poiché, dicevo, è importantissima l'autocoscienza in questa vita, sapere chi siamo al di là delle mutazioni, che cosa è, allora, questo nostro essere? Quali sono quelle caratteristiche che, al di là dell'aspetto fisico e dei cambiamenti interiori, devono essere per noi dei punti di riferimento nei quali riconoscersi sempre, e che costituiscono quindi la nostra identità, in modo che non si perda nel tempo?

Ovviamente passo la parola a chi avesse voglia di rispondere, anche attraverso le esperienze che si possono condividere, altrimenti non fa nulla eh ; )) Baci
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IDENTITA' Empty Identità

Messaggio  alessia verre Sab Dic 06, 2008 8:37 pm

Ciao rosaria ti ringrazio per ciò che hai detto a proposito dell'integrazione...mi hai fatto riflettere molto quando hai scritto che comunque ci sono degli aspetti che fanno parte di noi che vanno aldilà dell'aspetto fisico,e sono aspetti che non cambiano giusto è questo che intendevi??cioè sono parte di noi della nostra identità,appunto e ci servono come punti per orientarci giusto??'

baci baci alessia

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Messaggio  mariarosaria tarallo Sab Dic 06, 2008 11:03 pm

ciao alessia, grazie per aver raccolto lo spunto, sì,intendevo anche questo, è impossibile mantenere la propria immagine fissa nel tempo, noi non siamo gli stessi in un certo senso neanche dopo un attimo, gli stimoli che provengono dall'esterno sono innumerevoli, e le sono le combinazioni e ri-combinazioni di tutto ciò che compone il nostro patrimonio di conoscenza del mondo e di noi stessi: è un processo continuo.
Alcune caratteristiche, anche caratteriali, si modificano nel tempo, attraverso nuove acquisizioni, dei processi di crescita interiore (parlo in generale), ma affinchè l'autocoscienza (in questo senso) o il nostro esser certi, sicuri, di una identità che ci "dice", innanzitutto di fronte a noi stessi, quali sono le caratteristiche salienti?ci sono? grazie ancora, ales, e a rileggervi tutti, qui come altrove. Ciao.
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Messaggio  angela cecere Dom Dic 07, 2008 5:38 pm

Io ritengo che il concetto di identità al di là di ricerche teoriche sia legato alla possibilità di ogni persona di riconoscersi.Ancor prima dell'identità sociale,affettiva ,familiare è un processo che riguarda ogni persona nella propria individualità , legato proprio ad un processo di riconoscimento soggettivo.Non basta avere tanti amici,una vita sociale attivissima ,un fidanzato ,marito e una solida affermazione sociale che di certo sono cose importantissime che costellano la vita di ognuno ;ma penso che bisognerebbe guardarsi un attimino dal di fuori con occhio critico e vedere chi siamo realemente se ci si riconosce nei gesti negli atteggiamenti nelle parole negli atti quotidiani.

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Messaggio  mariarosaria tarallo Lun Dic 08, 2008 2:22 am

sono d'accordo con te, angela, sul riconoscimento soggettivo, però allora deve essere un processo esteso nel tempo, perchè, secondo me, davvero questa identità è mutante, e quindi ci sono però dei punti fermi?quali sono?potremmo dirne più d'uno certamente. Sono d'accordo sulla necssità di uno sguardo critico, sull'utilità di ri-flettere su se stessi, su quello che si è, anche perché aiuta a non perdersi, almeno in quanto a quelle caratteristiche di cui dicevo.
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Messaggio  rita_anvg Lun Dic 08, 2008 2:08 pm

mariarosaria tarallo ha scritto:ciao, leggo questo aggiornamento sul tema trattato, che è bellissimom ero assente e mi scuso se ripeterò cose già dette.
Secondo me l'identità è ciò che una persona è, di fatto e potenzialmente. Alcune caratteristiche restano fisse nel tempo o subiscono variazioni non tanto evidenti, mentre altre possono cambiare ,perchè l'esistenza è fatta naturalmente anche di "mutazioni" e, attraverso queste mutazioni, si attua una evoluzione (o in certi casi) una involuzione. Questo riguarda per me sia il concetto di identità riferito alla singola Persona che quello riferito a gruppi di persone. Non voglio dilungarmi, per dare spazio agli altri interventi e poter leggere tanti altrui contributi. Ci chiariremo tutti le rispettive idee in merito, nel corso della discussione. Buon weekend a tutti.


Penso che l'identità sia un concetto che richiede molta riflessione, dato che probabilmente ha una certa "relatività".
Sono d'accordo pienamente con il pensiero di Rosaria.
L'identità è cioè che una persona è di fatto e potenzialmente, e tutte le caratteristiche di un soggetto (mutevoli o no) costituiscono pezzi di puzzle che insieme compongono l'Io, che sia appunto collettivo o soggettivo.
Auguro una buona giornata a tutti sunny
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Messaggio  mariarosaria tarallo Lun Dic 08, 2008 2:18 pm

un'altra chiave importante, la "relatività"; al di là di ogni sterile cerebralismo, sì , sono d'accordo sulla sua stretta connessione con il concetto e, soprattutto, la realtà della (di ogni) identità personale, grazie Rita.
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Messaggio  alessia verre Mar Dic 09, 2008 1:14 am

Ciao Rita sono daccordo anke io con te,sul concetto di relativatà.L identità è un concetto troppo vasto per darne una definizione sarebbe a parer mio molto ma molto azzardato... Volevo porvi una riflessione,le caratteriste che formano l io secondo me mutano in base alle circostanze che incontriamo e quindi formano quello che è lla nosta identità,giusto?! ma ci sono molte circostanze che ci cambiano secondo voi quindi la nostra identità è sempre stabile??

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IDENTITA' Empty nn so

Messaggio  alessia verre Mar Dic 09, 2008 1:15 am

Nn so se sono riuscita a farmi capire...spero di si baci!
Alessia

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IDENTITA' Empty identità

Messaggio  Maria Mar Dic 09, 2008 6:54 pm

mariarosaria tarallo ha scritto:ciao Maria, mi piace questa metafora, ma vorrei mettere in campo un altro aspetto possibile della questione, quando parli di riflesso in cui ritrovarsi nel tempo, intendi riflesso di ciò che siamo anche in relazione ai cambiamenti (o, in altre parole, intendi riflesso rispetto alle mutazioni di cui siamo protagonisti), oppure riflesso anche di ciò che siamo diventati, che poi diventa difficile conciliare, a volte, con quella immagine che non ritroviamo, fedele a se stessa, nel tempo? Non è per fare mera speculazione, semplifichiamo la cosa...Noi cambiamo, allora, poichè è importantissimo, e credo questo sia il senso dell'immagine del riflesso proposto da te, poiché, dicevo, è importantissima l'autocoscienza in questa vita, sapere chi siamo al di là delle mutazioni, che cosa è, allora, questo nostro essere? Quali sono quelle caratteristiche che, al di là dell'aspetto fisico e dei cambiamenti interiori, devono essere per noi dei punti di riferimento nei quali riconoscersi sempre, e che costituiscono quindi la nostra identità, in modo che non si perda nel tempo?

Ovviamente passo la parola a chi avesse voglia di rispondere, anche attraverso le esperienze che si possono condividere, altrimenti non fa nulla eh ; )) Baci


ciao mariarosaria, il "riflesso" che intendevo faceva riferimento a qualcosa di più profondo Wink certo che col passare del tempo e con le esperienze vissute cambia il nostro modo di affrontare i problemi ed così che si cresce ma ci sono, secondo me, alcuni valori soprattutto interiori che rimangono e nei quali è bello riconoscersi...intendevo questo...che ne pensi?


Ultima modifica di Maria il Mar Dic 09, 2008 8:16 pm - modificato 2 volte.
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Messaggio  rita_anvg Mar Dic 09, 2008 7:07 pm

alessia verre ha scritto:Ciao Rita sono daccordo anke io con te,sul concetto di relativatà.L identità è un concetto troppo vasto per darne una definizione sarebbe a parer mio molto ma molto azzardato... Volevo porvi una riflessione,le caratteriste che formano l io secondo me mutano in base alle circostanze che incontriamo e quindi formano quello che è lla nosta identità,giusto?! ma ci sono molte circostanze che ci cambiano secondo voi quindi la nostra identità è sempre stabile??


Alessia io credo che l'identità possa definirsi immutabile nella sua complessità, ma le caratteristiche che la compongono sono mutevoli, tutto dipnede appunto anche dalla soggettività delle esperienze che ci cambiano e ci rendono diversi gli uni dagli altri, rimettendo in gioco il concetto di INDENTITà ED INDIVIDUALITà.
Per farla breve io paragonerei l'identità al globo terrestre, anche se giorno dopo giorno modifica la sua "struttura interna" con una successione innumerevole di vite e di morti, di costruzioni e di abbattimenti edilizi (ad esempio), non muta nella sua totalità.
Spero di essere stata chiara...buona serata santa rendeer
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Messaggio  angela rivieccio Mar Dic 09, 2008 11:44 pm

Anch'io credo che sia azzardato dare una definizione di identità.Condivido con Rita il fatto che l'identità è di per sè immutabile e che al suo interno mutano le variabili in conseguenza delle esperienze vissute nella nostra vita.Come l'aspetto fisico cambia nel corso del tempo, cosi' anche l'identità subisce delle variazioni nelle varie tappe della vita ma l'essenza di noi resta la stessa.Potrei paragonarla ad una scultura che lo scultore leviga e modifica durante la lavorazione.
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IDENTITA' Empty identità secondo me

Messaggio  mariarosaria tarallo Mar Dic 09, 2008 11:58 pm

ciao, mi piace molto questa discussione. Sì, Maria, sono d'accordo sui valori (anche se, a volte, persino essi possono mutare nel tempo, modificarsi, poi accennerò in che senso, secondo me). Non sono convinta del fatto che siano soltanto essi a dare stabilità alla nostra identità nel tempo. I valori cambiano essi stessi, dicevo, perché ad esempio, andando sul pratico (che ci interessa di più tutti ; )) con il trascorrere del tempo, delle esperienze, delle conoscenze di fatti riguardanti la vita umana, si possono cambiare delle idee, delle opinioni su determinate cose; sarò più chiara. Io, ad esempio, sono sempre sempre stata contro l'aborto; per me la vita è tale già al concepimento, e se avessi dovuto votare, a quei tempi avrei votato CONTRO la legalizzazione dell'aborto.
Sono passati anni da allora. Ho fatto altre esperienze, ho conosciuto nuove persone, altri punti di vista, ed altro ancora.
Io sono sempre la stessa persona, ritengo che la vita sia tale già al concepimento, ma quando si è votato per il referendum, e, pur essendo cristiana nata nel cattolicesimo, non sono stata dalla parte di coloro che, come affermo oggi, secondo me non rispettavano il diritto al'autodeterminazione della persona, e, in definitiva, la libertà di coscienza. Sono cambiati i valori?Le scelte valoriali? Io dico semplicemente che le nostre mappe concettuali si ampliano di continuo, che non possiamo mai conoscere tutti gli aspetti di una questione e che anche quanto oggi ci sembra definitivamente acquisito, domani si arricchirà di nuove prospettiva, anche grazie ai contributi altrui (anche in questa esperienza didattica ad esempio mi sto arricchendo, come ciascuno di noi).

L'identità allora ha sì, secondo me, delle componenti anche valoriali di fondo.
Può essere espressa anche con l'immagine d'immediato impatto proposta dalla mia collega e amica di gruppo, Rita.
Ma è sempre maggiore della somma di tutte le sue parti:- innanzitutto perchè molto ci sfugge anche di noi stessi, a volte, oltre che degli altri. Non finiremo mai di conoscere noi stessi e di auto-stupirci.
- Ed è maggiore della somma di tutte le sue parti per il corso naturale della nostra esistenza, che si amplia, oserei dire si dilata multidimensionalmente, su uno scenario infinito di esperienze, intrecci di concetti, apprendimenti passati e presenti che si illuminano a vicenda, situazioni che confermano e nello stesso tempo ampiano e talvolta modificano anche sensibilmente delle convinzioni. Una mia cara amica, che oggi è divenuta parlamentare, mi diceva anni fa che non condivideva il discorso sull'incoerenza: sosteneva che una persona può aver diritto a ripensare alle cose, a modificare le proprie posizioni. A quei tempi non condividevo il suo punto di vista, oggi è divenuto una delle linee guida della mia esistenza (come si cambia vedete?).


Identità secondo me:
  • quello che sono stato
  • quello che vado conoscendo di ciò che sono stato

  • quello che sono
  • quello che conoscerò di quello che sono

  • quello che sarò grazie a quello che sono stato e che sono

  • quello che non sono stato
    e quello che non sono
    per cause esterne ed interne a me stesso;

ma che avrei voluto essere (= sogni e desideri).
Comunque già nel desiderare di esserlo
noi siamo quello che non siamo stati
e che apparentemente non siamo
perché fa comunque parte di noi.

Non mi bannate sigh...sono davvero convinta di tutto ciò che ho scritto Sad

.
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IDENTITA' Empty Re: IDENTITA'

Messaggio  rita_anvg Mer Dic 10, 2008 11:21 am

Io sono pienamente d'accordo con Rosaria Smile
Inoltre volevo aggiungere che, anche se, qualcosa in noi cambia, questo cambiamento contribuirà a definire la nostra identità, a marcarla ancora di più.
Buona giornata a tutte rendeer santa
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IDENTITA' Empty sull'intervento di Rita Anaviglio...

Messaggio  mariarosaria tarallo Mer Dic 10, 2008 8:37 pm

Question e in che senso, Rita, contribuisce a marcare ancor di più la nostra identità, secondo te?

(come se non bastassero i nostri confronti a due e a tre su MSN e al telefono ; )) Like a Star @ heaven
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IDENTITA' Empty Re: IDENTITA'

Messaggio  angela cecere Mer Dic 10, 2008 9:00 pm

Sicuramente l'identità è qualcosa di estremamente complesso da definire ,come diceva alessia ed è nella sua strutturazione strettamente connessa alla dimensione soggettiva di ogni persona.Per rispondere ad una delle domande poste in precedenza da mariarosaria io credo che punti fermi nella concretizzazione dell'identità ce ne siano,sono quelli rappresentati da presenze costanti che in un modo o nell'altro ci sono,sempre e ti aiutano a crescere determinando la modifica di molte cose di te.E' ovvio come dicevo prima che è tutto strettamente dipendente dalla dimensione soggettiva di ognuno è chiaro che l'ambiente socio-culturale di riferimento ha il suo peso insieme alle relazioni inter ed extra familiari che ognuno tesse!!

angela cecere

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IDENTITA' Empty Re: IDENTITA'

Messaggio  miriam.montella Gio Dic 11, 2008 1:52 am

vi propongo una poesia che parla del male del nuovo millennio ch'è la Depressione,certo non è un male fisico,ma un dolore interiore che affligge molte persone anche a fianco a noi....
Monologo della sofferenza estrema.


La depressione è quello stato psicofisico…. in cui hai voglia di non esistere.

È quello stato in cui tutto ti costa fatica:

anche il più semplice dei gesti,

la più elementare delle azioni…

Ti accorgi che le tue braccia non hanno più forza

che le tue gambe sono sempre più stanche dopo ogni passo

i tuoi polmoni recepiscono con pigrizia l’aria che da la vita… proprio a voler dire che non è la vita che vuoi… ma forse e ripeto forse neanche la morte

si proprio così non ti va ne di vivere… neee di morire, ne di amare, ne di odiare, ne di mangiare, ne di morir di fame

non ti va nulla: ed è proprio quel maledetto nulla che alimenta le tue giornate e tinge tutto di quel nero infernale che ti allontana dalla realtà, dai tuoi cari, dalle amicizie più vere

quel nero che ti trascina dentro un tunnel d’angoscia e di disperazione assoluta

vivi così il dolore di un’esistenza che trascina sempre più verso la passività e il mattino quando ti ritrovi davanti a quello specchio vedi riflesso sempre la stessa immagine; la tristezza che la depressione con maestosa abilità ha scolpito sul tuo volto.

Agli occhi degli altri il male non esiste… essi si limiteranno a dire “esci, prendi un po’ d’aria, fai una passeggiata, e vedrai che starai meglio”

hEa… tu non ci credi, ma con grande sforzo esci lo stesso,

vai a passeggiare vicino ad un prato…

“hEA quanti fiori… ma non hanno più colore! Il prato ha perso il verde, il mare il blu! il cielo l’azzurro…

e allora ti metti le mani tra i capelli e invochi un Dio in cui non credi più… cominci ad incolparlo del tuo male perchè pensi che un male così profondo e oscuro possa solo essere la condanna mandata da un essere superiore.

Per un depresso l’unica speranza è la morte,

una morte che invoca quotidianamente… una morte che libera… che rigenera… che guarisce!

Dopo tanta sofferenza si arriva ad una conclusione, la fine di questo male oscuro sarà l’inizio dell’eternità

ma purtroppo ancora sono vivo……

IO LA TROVO MOLTO MALINCONICA QUESTA POESIA ANZI STRUGGENTE MA BELLISSIMA Like a Star @ heaven

miriam.montella

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Messaggio  gemma.ranieri Gio Dic 11, 2008 11:50 am

E' commovente!

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