Un titolo, una provocazione
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Un titolo, una provocazione
Diventa film il libro di Furesi
Lo scrittore algherese sceneggiatore di «Che culo ho trovato parcheggio». La pellicola sarà interamente girata in Sardegna. La notizia su La Nuova Sardegna
parcheggio disabiliTratto da La Nuova Sardegna (di Andrea Massidda)
SASSARI. L'universo parallelo dei disabili non è fatto soltanto di malinconia e arrabbiature davanti alle barriere architettoniche. Per fortuna c'è anche chi, pur costretto a muoversi con una sedia a rotelle, ogni mattina trova l'energia per sorridere. E naturalmente ha voglia di farlo sapere a tutti. Magari attraverso una commedia dal messaggio sociale. È il caso di Cesare Furesi, uno scrittore di Alghero che, a quasi cinquant'anni, ha pensato con l'aiuto del figlio Guido di raccontare certe emozioni trasformando in sceneggiatura il suo ultimo libro intitolato «Che culo, ho trovato parcheggio».
Il bello è che presto la storia diventerà davvero un film interamente girato in Sardegna e, assicura l'autore (che si occuperà anche della regia), «interpretato da attori brillanti e di prim'ordine del cinema italiano».
Le riprese inizieranno in primavera. Anche perché alla Maly Management di Roma, che produrrà la pellicola insieme con la Janas Pictures di Sassari, hanno fretta di portare a termine il lavoro. Costi di realizzazione: quattro milioni di euro, «coperti dal ministero dei Beni Culturali - continua Furesi - da sponsor pubblici e privati e da altre forme di finanziamento che l'Unione europea riserva alle produzioni cinematografiche sui temi sociali».
La pellicola, che sul grande schermo s'intitolerà «Voglio un attico al piano terra», racconta la giornata di un attore che rientra dopo alcuni anni nella sua città, Alghero appunto. «Il protagonista è un disabile parziale che si accompagna con una stampella - spiega ancora Furesi -. Il tipo ha due fratelli molto diversi: uno è colonnello dell'esercito, l'altro invece passa il tempo a fumare canne». Sta di fatto che lo speciale rapporto fra i tre porta a una sdrammatizzazione del problema, anche grazie a altri due personaggi del film: un tassista e una giornalista. «Il finale - continua l'autore senza svelare troppi particolari della storia - riporta alla normalità collettiva fatta per tutti di dolore, amore e sensazioni incredibili. Anche noi portatori di disabilità, ovviamente, viviamo i disagi che la vita regala senza distinzioni: l'unica differenza è che noi la mattina ci svegliamo con un problema in più. L'importante - continua l'autore - potrebbe essere cercare di capire che con pochissimi accorgimenti, tutti noi, potremmo avere l'opportunità di spostare il piano d'inclinazione, trasformando in discese quelle che per noi sono dure salite».
Nel film ci sarà spazio per attori, comparse e maestranze isolane. «A breve cominceremo i casting ad Alghero per coprire il ruolo di alcune parti importanti e di contorno», chiarisce Furesi. Che intanto si gode la vittoria di svariati premi letterari, anche internazionali. E ha già presentato il libro dal quale sarà tratto il film al «Maurizio Costanzo show» e alla Rai.
Lo scrittore algherese sceneggiatore di «Che culo ho trovato parcheggio». La pellicola sarà interamente girata in Sardegna. La notizia su La Nuova Sardegna
parcheggio disabiliTratto da La Nuova Sardegna (di Andrea Massidda)
SASSARI. L'universo parallelo dei disabili non è fatto soltanto di malinconia e arrabbiature davanti alle barriere architettoniche. Per fortuna c'è anche chi, pur costretto a muoversi con una sedia a rotelle, ogni mattina trova l'energia per sorridere. E naturalmente ha voglia di farlo sapere a tutti. Magari attraverso una commedia dal messaggio sociale. È il caso di Cesare Furesi, uno scrittore di Alghero che, a quasi cinquant'anni, ha pensato con l'aiuto del figlio Guido di raccontare certe emozioni trasformando in sceneggiatura il suo ultimo libro intitolato «Che culo, ho trovato parcheggio».
Il bello è che presto la storia diventerà davvero un film interamente girato in Sardegna e, assicura l'autore (che si occuperà anche della regia), «interpretato da attori brillanti e di prim'ordine del cinema italiano».
Le riprese inizieranno in primavera. Anche perché alla Maly Management di Roma, che produrrà la pellicola insieme con la Janas Pictures di Sassari, hanno fretta di portare a termine il lavoro. Costi di realizzazione: quattro milioni di euro, «coperti dal ministero dei Beni Culturali - continua Furesi - da sponsor pubblici e privati e da altre forme di finanziamento che l'Unione europea riserva alle produzioni cinematografiche sui temi sociali».
La pellicola, che sul grande schermo s'intitolerà «Voglio un attico al piano terra», racconta la giornata di un attore che rientra dopo alcuni anni nella sua città, Alghero appunto. «Il protagonista è un disabile parziale che si accompagna con una stampella - spiega ancora Furesi -. Il tipo ha due fratelli molto diversi: uno è colonnello dell'esercito, l'altro invece passa il tempo a fumare canne». Sta di fatto che lo speciale rapporto fra i tre porta a una sdrammatizzazione del problema, anche grazie a altri due personaggi del film: un tassista e una giornalista. «Il finale - continua l'autore senza svelare troppi particolari della storia - riporta alla normalità collettiva fatta per tutti di dolore, amore e sensazioni incredibili. Anche noi portatori di disabilità, ovviamente, viviamo i disagi che la vita regala senza distinzioni: l'unica differenza è che noi la mattina ci svegliamo con un problema in più. L'importante - continua l'autore - potrebbe essere cercare di capire che con pochissimi accorgimenti, tutti noi, potremmo avere l'opportunità di spostare il piano d'inclinazione, trasformando in discese quelle che per noi sono dure salite».
Nel film ci sarà spazio per attori, comparse e maestranze isolane. «A breve cominceremo i casting ad Alghero per coprire il ruolo di alcune parti importanti e di contorno», chiarisce Furesi. Che intanto si gode la vittoria di svariati premi letterari, anche internazionali. E ha già presentato il libro dal quale sarà tratto il film al «Maurizio Costanzo show» e alla Rai.
maddalena di costanzo- Messaggi : 12
Data di iscrizione : 18.11.08
Re: Un titolo, una provocazione
l'ottimismo deve regnare...questa è la regola numero uno...è poi ben venga sorridere anche difronte ai problemi.
Solo combattendo..anche ''attraverso la messa in atto delle proprie emozioni''...SI VINCE E SI PUò SUPERARE ANCHE CIò CHE APPARENTEMENTE SEMRA L'IMPOSSIBILE!!!!!!!!!
Solo combattendo..anche ''attraverso la messa in atto delle proprie emozioni''...SI VINCE E SI PUò SUPERARE ANCHE CIò CHE APPARENTEMENTE SEMRA L'IMPOSSIBILE!!!!!!!!!
orefice.veronica- Messaggi : 101
Data di iscrizione : 21.11.08
Re: Un titolo, una provocazione
speriamo che questo film abbia molto successo!!! grazie per l'informazione!!
bacini! iv!
mi raccomando doniamo 2 euro con un sms al 48545 all'AIL!!!
bacini! iv!
mi raccomando doniamo 2 euro con un sms al 48545 all'AIL!!!
ivana.clemente- Messaggi : 32
Data di iscrizione : 19.11.08
Età : 37
AIL
Hai visto amici oggi iv? ihihih
Cmq si, già inviato!!!
Comunque da quello che hanno detto sono arrivati a più di 700 mila euro... SPERIAMO CHE DAVVERO SI POSSA FARE E FARANNO QUALCOSA PER LORO!!!
Ragazze mi raccomando se non l'avete già fatto, inviate anche voi un mess...
*Simona*
Cmq si, già inviato!!!
Comunque da quello che hanno detto sono arrivati a più di 700 mila euro... SPERIAMO CHE DAVVERO SI POSSA FARE E FARANNO QUALCOSA PER LORO!!!
Ragazze mi raccomando se non l'avete già fatto, inviate anche voi un mess...
*Simona*
simona.asciolla- Messaggi : 105
Data di iscrizione : 15.11.08
Età : 37
Località : napoli
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