Psicopedagogia dei linguaggi (Briganti)
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PIETRO "DISABILE" -SCI NAUTICO-

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COSA SPINGE SECONDO TE UN SOGGETTO IN CONDIZIONE DI HANDICAP A "SFIDARE" I SUOI LIMITI ?

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Messaggio  alessandra di fiore Lun Dic 01, 2008 1:23 pm

Il sogno di un disabile di nome Pietro

Pietro Pinna nasce in Sardegna esattamente ad Olbia il 24 novembre 1972.
I primissimi anni dell’infanzia trascorrono normali come tutti i bambini, ma già all’età di cinque anni comincia ad avere i primi problemi di salute, verrà infatti colpito da cisti di echinococco operato d’urgenza rischiando la vita.
Dopo la convalescenza,la sua vita continua a scorrere tranquilla, con i giochi, lo sport e gli studi sino alla terza media, che abbandona subito dopo aver conseguito la licenza per dedicarsi al lavoro, collaborando con il padre nell’agricoltura.
Negli anni del lavoro,si presenta come un ragazzo forte e volenteroso fiero di dare una mano all’economia famigliare, finché i primi sintomi della malattia che lo accompagnano da diversi anni si fecero notare, e precisamente in occasione di una festa campestre nella quale a causa di una intossicazione alimentare stette male a tal punto che il suo sistema immunitario s’indebolì, risvegliando una rarissima malattia incubata chiamata “morbo di Wilson”che gli causa difficoltà di movimento e sopratutto di linguaggio.
In quel periodo Pietro ha circa 17 anni, la sua vita cambia radicalmente così come cambia quella dei familiari, costretti a fare tappe nelle diverse cliniche della penisola e a far fronte a tanto dispendio d’energie fisiche morali e non ultime economiche. La vita di Pietro continua con 15 pastiglie al giorno e una “vergognosa” pensione d’invalidità, inadeguata alle esigenze quotidiane, nonostante la sua invalidità sia del 100%. Oggi Pietro ha 35 anni…e tuttavia conduce una vita quasi normale, (diciamo abbastanza normale), grazie ai tantissimi amici ed amiche, premurosi e affettuosi (sempre vicini).In città e “fuori delle mura”lo conoscono in tanti e questo perché percepiscono la sua sensibilità ed il suo carattere molto socievole, soprattutto il profondo amore nei confronti della poesia e per la sua personale e costante dura battaglia contro la malattia che affronta sempre col sorriso, scherzando sopra ogni avversità. Nonostante la sua disabilita segue alcuni sport, - equitazione – canoa – bicicletta - ora sta provando a fare sci nautico, nel quale lui lo chiama SCI CADUTE perché e molto difficile da farsi – però Pietro non Si arrende mai - guida da sempre sia la moto e la macchina girandosi tutta la Sardegna sia per feste e concerti – nessuno lo ferma.
Pietro per farsi capire comunica scrivendo sms attraverso il cellulare e da sempre coltiva una grande passione, quella di scrivere.
Scrive poetiche storie,che alimentate dalle sue difficoltà diventano sempre più sentite e profonde.
Recentemente con enorme sacrifico economico è riuscito a pubblicare un libro di poesie intitolato”LE PAROLE NEGATE” mostrandosi così al pubblico cittadino il quale ha dimostrato di gradire la sua opera (più di 1100 copie vendute).
In questa raccolta si evidenzia con una sensibilità poetica particolare la ricerca di una di vita e di rapporti intensi e articolati, nei suoi versi semplici,ma profondi che toccano il cuore, potete leggere la forza di questo ragazzo,le sue emozioni sono racchiuse in ogni verso.
Pietro ha un sogno,quello di riuscire a pubblicare questa sua opera anche a livello nazionale,ma le diverse case editrici che l’hanno contattano chiedono cifre esorbitanti per la pubblicazione, ma le sue possibilità economiche non lo consentono.

Con gli utili derivanti dalla vendita della sua prima uscita in -nero- nella città di Olbia è riuscito a pagare una delle tante case editrice che hanno apprezzato il suo lavoro, promettendoli che l’avrebbero pubblicizzato e messo in tutte le librerie sia sarde ed italiane – Pietro pensa non sia stato cosi – perché dei suoi amici sono andati in tante librerie sia sarde e nazionali hanno chiesto e richiesto anche tramite ordinazione il suo libro ma non è mai arrivato – Per questo motivo Pietro si sta rivolgendo a varie tv in modo che sappiano questa storia – di questo sogno mezzo infranto - sicuramente riuscirà a realizzare.

RAGAZZI VOLEVO INSERIRE ANCHE IL VIDEO MA NON CI SONO RIUSCITA...

Per chi è interessato guardi questi 2 video

1° http://it.netlog.com/go/out/url=-aHR0cDovL2l0LnlvdXR1YmUuY29tL3dhdGNoP3Y9eTlSOXZONVh2REk_

2° http://it.netlog.com/go/out/url=-aHR0cDovL2l0LnlvdXR1YmUuY29tL3dhdGNoP3Y9OS1IQm5qUXU0RlU_






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venerdì, 17 ottobre 2008 alle 20:49
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alessandra di fiore

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PIETRO "DISABILE"  -SCI NAUTICO- Empty UNA DOMANDA

Messaggio  Antonella Rivellino Dom Dic 14, 2008 7:43 pm

Stavo riflettendo su alcuni contributi che avete pubblicato a proposito di "disabili abilissimi",come Pietro in questo caso,ma anche Pistorius,Simona Atzori etc...
e mi sorgeva una domanda:

Se non fossero stati colpiti da una forma di disabilità,queste persone,cosa avrebbero fatto?
Avrebbero ugualmente lottato tanto per il riconoscimento della "normalità di tutti" ?

Voglio dire...quanto la loro situzione influisce (in positivo) sul loro modo di affrontare le difficoltà?
E come sarebbero in una società che non li discrimina?Avrebbero la stessa forza?Avrebbero lo stesso coraggio e la stessa sensibilità?

Pongo queste domande,non per fare dietrologia,ma perchè in un campo in cui è facile ( quasi ovvio) notare i deficit,
spesso non viene in mente di valutare le caratteristiche positive che una disabilità può attivare, e non solo per il soggetto che è portatore di disabilità,ma anche per le persone che sono vicine a lui ( e quindi in senso ampio,alla società).

Che ne pensate?
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