Psicopedagogia dei linguaggi (Briganti)
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SIETE MAI STATI CONSIDERATI VOI I DIVESRSI?

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Messaggio  incoglia antonio Ven Gen 02, 2009 3:25 pm

Vi è m capitata una situazione dove siate stati considerati diversi? Come avete reagito? E' stata una diversità sfruttata in senso negativo o in positivo?

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SIETE MAI STATI CONSIDERATI VOI I DIVESRSI? Empty bel confronto, Antonio

Messaggio  mariarosaria tarallo Dom Gen 04, 2009 12:49 pm

ciao, buona domenica, complimenti Anto, per questa proposta di discussione, anch'io io vorrei sapere se sbaglio a pensare che tutti, almeno qualche volta, abbiamo fatto esperienza di quanto dici nel tuo quesito, nella nostra vita.
Per quanto mi riguarda, è successo quando avevo 5 anni, in primina: la suora mia maestra mi chiese perchè non fossi andata a scuola il giorno prima e io risposi angelicamente "suora, perchè non sono voluta venire" e lei disse che non era possibile, che quella era una risposta strana, che non ero educata come gli altri bambini in quel momento, che la stavo deludendo terribilmente (non l'ho più dimenticato!) Il fatto è che quella era la verità, ma dirla mi aveva resa diversa in negativo; almeno negli anni successivi, ricordandolo, mi sentivo considerata "diversa" in quel momento, è stata quella la mia prima esperienza del sentirsi diversi, anche perchè il tutto si svolse sotto gli occhi di tutti i miei compagni e le mie compagne di classe, e della seconda maestra; fui costretta a chiederle pubblicamente scusa, altrimenti, disse, non mi avrebbe mai più perdonata. Per premio del mio ravvedimento...mi portò con lei a suonare le campane!!!!!(privilegio concesso solo ai bambini più buoni, cioè standardizzati, dico oggi!).

Poi raccontai dopo molti anni tutto a mio padre e a mia madre, i quali mi dissero che avevo benissimo a dire la verità e che bisogna sempre dirla, anche quando gli altri non la vogliono accettare e ci fanno del male per questo. Faccio riferimento a queste loro parole e le "calo" anche nella verità del mio essere.
La strada per arrivarci nel concreto, però, è stata in salita, per me come per tanti altri, e confesso che in passato varie volte ho ceduto alla tentazione del quieto vivere conformandomi agli standards, pur sapendo di non condividerlo io stessa. Poi si cresce, attraverso le esperienze, e , soprattutto le situazioni altrui, interpellano a più costanza nel coraggio di un vivere consapevole e personale, non standardizzato e non standardizzante-
Col tempo ho capito che le persone hanno bisogno di discriminare, proiettano sulle esistenze altrui, a volte, la propria incapacità di vivere appieno le proprie esistenze, e non amano la verità, a volte non l'apprezzano e vogliono vedere per forza il negativo, come se tutta la gente stesse lì solo per fregarle, si è persa la fiducia nelle parole ma anche negli altri, in generale.
Credo che oggi sicuramente alcuni mi guardino e mi considerino a volte "diversa", come un elemento fastidioso quando si tratta dell'affermazione dei diritti di tutti e per tutti in contesti nei quali, di volta in volta, prerogative personali, parassitismi e privilegi vari fanno comodo, si teme il confronto pertanto si cerca l'esclusione dell'altro; di sicuro in questi casi vado controcorrente, all'inizio si parte sempre con un poco di paura, ma poi si scopre che si è in buona compagnia con persone che tengono alle stesse cose, così sono fiera se "la maestra" di turno caso mai mi minaccia di non perdonarmi e non mi perdona se non chiedo scusa per aver detto il vero dei diritti di ciascuno, se mi perdonasse...mi sarei standardizzata di nuovo...
Tutti siamo diversi, sentirsi tali, secondo l'immagine di diversità dell'immaginario collettivo, fa sentire non a posto inizialmente, occorre riconoscersi diversi, piano piano prendere le distanze da quel senso di frustrazione e di inadeguatezza che provocano i giudizi di diversità da parte di terzi, e cercare di sintonizzarsi sulla lunghezza d'onda di tutti coloro che sono già in cammino nell'autoconsapevolezza del proprio modo di essere, unico, irripetibile e legittimamente, anzi, naturalmente, diverso. Non vedo l'ora di leggervi in questa discussione (anche la tua risposta, Anto).
mariarosaria tarallo
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SIETE MAI STATI CONSIDERATI VOI I DIVESRSI? Empty Re: SIETE MAI STATI CONSIDERATI VOI I DIVESRSI?

Messaggio  scalzone amelia Lun Gen 11, 2010 11:58 pm

io spesso penso che la gente mi consideri diversa ma non per qualcosa in particolare ma perchè ognuno di noi ha modi di agire e pensare e quindi quando considero le opinioni degli altri sbagliate poi penso che in realtà non esistono opinioni sbagliate o giuste ma solo modi di pensare
credo che proprio da questo nasca la diversità

scalzone amelia

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SIETE MAI STATI CONSIDERATI VOI I DIVESRSI? Empty Re: SIETE MAI STATI CONSIDERATI VOI I DIVESRSI?

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