BABY SITTER SPECIALI PER BAMBINI DISABILI

La scelta di una baby sitter pronta e affidabile, si sa, è da sempre una questione tanto delicata quanto complicata. E se lo è per i bambini in salute, figuriamoci per i piccoli che non vedono, o non sentono, o hanno altre disabilità. Ecco così, dunque, la nascita del corso, che rientra nelle azioni del Progetto Famiglia promosso da Barbara Trentin, Assessore alle Politiche Sociali della Provincia di Treviso. A partire dal 29 novembre, una “classe” composta da 30 persone selezionate inizierà un percorso fatto di 12 incontri teorici di 5 ore ciascuno, seguiti da un tirocinio nella “Casa di S.PH.e.R.A.”.Alla fine del corso, i partecipanti riceveranno un attestato di partecipazione. Una sorta di lasciapassare per un’altra idea in fase di valutazione: la Provincia di Treviso sta infatti pensando alla creazione di un albo dei “Baby Sitter per disabili sensoriali”. Un modo in più per sottolineare la competenza di chi raggiunge la specializzazione. E l’interesse a raggiungere questo obiettivo è alto: le richieste di partecipazione hanno decisamente superato le aspettative, a tal punto che gli organizzatori stanno valutando l’idea di concedere un corso “bis” la prossima primavera. Non credete che sia un' utile e belissima iniziativa?

Si Rita hai completamente ragione....Buona giornata anche a te!!!

Davvero un'iniziativa importante!E' giusto che le persone che si prendono cura dei soggetti con problematiche, conseguiscano una specializzazione al fine di svolgere il proprio lavoro con serietà e professionalità.L'improvvisazione può influire in maniera negativa sul soggetto,determinando situazioni difficili da gestire.Condivido con Rita il fatto che i genitori che trascorrono la maggior parte del tempo fuori casa per motivi di lavoro,debbano sentirsi sicuri e tranquilli,affidando i propri figli a persone competenti.

Concordo pienamente con voi ragazze, anche se penso che in ogni caso la baby sitter sia una figura che vada formata anche se destinata a bambini normodotati.

Questo è un tema importantissimo! IN Italia il "lavoro di cura" (ma non solo verso anziani o persone con disabilità o non autosufficienti, pensiamo anche ai bambini e a chi ha delle malattie temporanee) non viene riconosciuto.
Si pensi all’aumento esponenziale dell’impiego di badanti, babysitter, domestiche straniere nelle nostre case, ormai un aiuto indispensabile, ma non si capisce perché la società italiana non debba riconoscere questa attività come un lavoro o comunque un’attività fondamentale per il benessere della società tutta, non solo per le singole persone coinvolte.
D’altra parte molta parte del nostro welfare statale è demandato alle famiglie, dei veri e propri ammortizzatori sociali informali, che permettono allo Stato di liquidare la questione, circoscrivendo attività come quelle di cura al privato (quindi alle famiglie e di conseguenza alle donne) e quelle solidaristiche al volontariato.

Certo,anche le baby sitter per normodotati devono specializzarsi e formarsi,per garantire il normale sviluppo del bambino.

Anche io concordo pienamente con voi.
Ritengo che l'iniziativa che ci è stata presentata sia importantissima e che un livello di specializzazione sia fondamentale in tutti i lavori e non solo per quelli riferiti ai disabili.
Per i genitori è importante poter contare su persone affidabili e competenti durante la loro assenza.
Far riferimento a persone qualificate permette ai genitori di poter garantire al proprio figlio un'assistenza e un accudimento sicuro.
Ciao

Vi confesso che sarei un pò restia a lasciare mio figlio ad una persona qualsiasi non qualificata pertanto ritengo che è importante per la sicurezza del bambino e degli stessi genitori accertarsi sulle reali competenze delle badanti!

..questa della provincia di Treviso è davvero una bella iniziativa che dovrebbe replicarsi un pò in tutta Italia, inoltre concordo anche con chi sosteneva la necessità di un'adeguata formazione anche per tutte le altre tipologie di baby sitter.
Saluti a tutte!!!!

Ragazza concordo pienamente con tutte,spesso il lavoro della baby sitter viene sottovalutato, senza pensare che è pieno di responsabilità quindi questa iniziativa dovrebbe coinvolgere tutto il territorio italiano baci a tutte

E' importante avere una persona preparata, responsabile e consapevole non solo per i neonati 'normali', ma anche per i disabili. I genitori sarebbero più tranquilli e anche il bambino avrebbe delle cure idonee.
Quello che sarebbe auspicabile è la promozione e diffusione di questa figura professionale anche al resto dell'Italia

massesio imma chanel ha scritto:La scelta di una baby sitter pronta e affidabile, si sa, è da sempre una questione tanto delicata quanto complicata. E se lo è per i bambini in salute, figuriamoci per i piccoli che non vedono, o non sentono, o hanno altre disabilità. Ecco così, dunque, la nascita del corso, che rientra nelle azioni del Progetto Famiglia promosso da Barbara Trentin, Assessore alle Politiche Sociali della Provincia di Treviso. A partire dal 29 novembre, una “classe” composta da 30 persone selezionate inizierà un percorso fatto di 12 incontri teorici di 5 ore ciascuno, seguiti da un tirocinio nella “Casa di S.PH.e.R.A.”.Alla fine del corso, i partecipanti riceveranno un attestato di partecipazione. Una sorta di lasciapassare per un’altra idea in fase di valutazione: la Provincia di Treviso sta infatti pensando alla creazione di un albo dei “Baby Sitter per disabili sensoriali”. Un modo in più per sottolineare la competenza di chi raggiunge la specializzazione. E l’interesse a raggiungere questo obiettivo è alto: le richieste di partecipazione hanno decisamente superato le aspettative, a tal punto che gli organizzatori stanno valutando l’idea di concedere un corso “bis” la prossima primavera. Non credete che sia un' utile e belissima iniziativa?

Intervento interessantissimo...Meno male che esistono province come quella di Treviso che hanno pensato ad un iniziativa del genere,che più che essere bellissima, è di un grande significato.Si vuole dare un ulteriore aiuto ai genitori, che finalmente potranno sentirsi più tranquilli quando lasceranno i loro piccoli a casa con una baby citter.Come già è stato detto, è auspicabile che questi tipi di iniziative si diffondano in tutta Italia, per dare a tutti le stese opportunità

*Simona*

Ritengo che l'iniziativa di formare professionalmente baby sitter per disabili sensoriali e di creare un albo apposito, sia positiva.
Ma altrettanto positivo sarebbe prevedere, da parte dello Stato, un sostegno economico per le famiglie che decideranno di affidarsi a tale personale specializzato.
Non sarebbe infatti giusto, a mio avviso, che di tale servizio possano usufruire soltanto i nuclei familiari economicamente privilegiati ( non dimentichiamo che sono, in genere, proprio le lavoratrici madri quelle costrette a lasciare i loro bambini nelle mani delle baby sitter).
Rita Moscatelli

E' UN 'INIZIATIVA SICURAMENTE NUOVA MA RITENGO CHE LE ORE DI QUESTO CORSO SIANO MOLTO POCHE PR CUI NON CREDO CHE IN SOLI 12 INCONTRI DI5 ORE CIASCUNO SI POSSANO FORMARE PERSONE ALTAMENTE QUALIFICATE. LA VITA DI MOLTI BAMBINI DIVERSAMENTE ABILI SARA' NELLE MANI DI PERSONE CHE SECONDO ME TENTANO UNA NUOVA STRADA LAVORATIVA.SCUSATE LA FRANCHEZZA, MA LA PENSO COSI'!!

elena bencivenga ha scritto:E' UN 'INIZIATIVA SICURAMENTE NUOVA MA RITENGO CHE LE ORE DI QUESTO CORSO SIANO MOLTO POCHE PR CUI NON CREDO CHE IN SOLI 12 INCONTRI DI5 ORE CIASCUNO SI POSSANO FORMARE PERSONE ALTAMENTE QUALIFICATE. LA VITA DI MOLTI BAMBINI DIVERSAMENTE ABILI SARA' NELLE MANI DI PERSONE CHE SECONDO ME TENTANO UNA NUOVA STRADA LAVORATIVA.SCUSATE LA FRANCHEZZA, MA LA PENSO COSI'!!

è quello che ho detto anche io...però l'iniziativa in sè non è male...

Anch'io ritengo che sia molto importante questa iniziativa proprio perchè a volte capita che stesso i genitori di ragazzi con difficoltà per cause lavorative non hanno molto tempo da dedicargli,e quindi si ritrovano a dovrei trascorrere pomeriggi con nonni etc. con questo corso il genitore sa che in sua assenza può contare su persone competenti.

CARA ELENA, LEGGENDO IL TUO COMMENTO NN POSSO FARE ALTRO KE DARTI RAGIONE.PURTROPPO CON LA SITUAZIONE LAVORATIVA ITALIANA ATTUALE, OGNI PERSONA CERCA DI FARE IL POSSIBILE PER TROVARE UNO STRACCIO DI LAVORO!!!COSI' FACENDO VENGONO ABBANDOANTE LE PASSIONO E I SOGNI DI CIASCUNO DI NOI, QUINDI è PROBABILE TROVARE BABY-SITTER KE MAGARI NN AMANO I BAMBINI (IN QUESTO CASO NN SONO PORTATE A STARE ACCANTO A PERSONE DISABILi)E KE MAGARI NEI LORO SOGNI DI BAMBINA NON AVREBBERO MAI PENSATO DI FARE QUESTO TIPO DI LAVORO!!!!PERò ALLO STESSO, CON LA NOSTRA GRAVE SITUAZIONE LAVORATIVA ITALIANA, NON MI SENTO DI GIUDICARE NESSUNO!!!

bhè...anch io penso che è un tema molto interessante,sicuramente i genitori si sentiranno molto più sicuri lascire il proprio bambino in mani competenti

ciao a tutte,
condivido in pieno ciò ke dite,anch'io ritengo importante che le baby sitter che devono occuparsi dei bambini disabili abbiano una preprazione formativa alle spalle,e anche pratica,nel senso che devono essere pronte ad affrontare ogni imprevisto senza trovarsi impreparate e anche i genitori in questo modo sarebbero anche+tranquilli. certo è una bella responsabilità ed è per questo che solo chi ha tanta pazienza e sensibilità può farlo

rita_anvg ha scritto:Io penso che sia davvero un'iniziativa interessante e positiva.
Spesso i genitori sono costretti a stare fuori casa per lavoro quasi un giorno intero, devono poter essere sicuri di lasciare i propri figli in mani "competenti".
Per i bambini disabili credo che questa cosa sia più vera che mai. Una baby sitter inesperta e con poche competenze a riguardo potrebbe arrecare piccoli "danni" (involontariamente) al bambino per cui "lavora".
Sarebbe ottimo se queste iniziative fossero seguite in più parti d'Italia.
Buona giornata

Considerando che ci sono babysitter per bambini normodotati che non sono capaci di fare il loro mestiere, ci vuole davvero quella specializzata per i bimbi disabili.