Nuove tecnologie e cultura delle differenze.
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valeriapugliese
simona.asciolla
Admin
colomba.persico
TaniaG
mariarosaria tarallo
10 partecipanti
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Nuove tecnologie e cultura delle differenze.
Propongo questo topic per confrontarci, se e quando ne abbiamo voglia, e se la Docente è d'accordo, sul contributo delle nuove tecnologie ad una autentica cultura delle differenze.
In Rete si registra la presenza di innumerevoli spazi (portali, siti, blogs, forum, mailing list ed altri) sui quali e attraverso i quali si fa tantissimo, tra l'altro, per:
- creare una rete tra le persone con difficoltà riconosciute come disabilità-
- creare una rete tra operatori vari impegnati nel mondo della disabilità per lavoro o per volontariato.
- sensibilizzare l'opinione pubblica sulla necessità di rimuovere determinati stereotipi ed aprirsi ad una cultura delle differenze.
Noi siamo tutti uguali e diversi, diceva qualcuno. Non uso qui (nè mai) il termine "differenze" in senso negativo, sia chiaro, ma mi riferisco all'immensa ricchezza della quale ognuno è portatore, anche, non c'è bisogno di dirlo, ogni persona diversabile. In una società che, nonostante le apparenze, forse ancora stenta a realizzare una autentica integrazione/inclusione delle persone con difficoltà, notevole e direi indispensabile è il ruolo di una corretta informazione, di spazi d'incontro anche nel web, e di confronto, e creare, attraverso la Rete, un tessuto di persone che condividono difficoltà ed esperienze, e si orientano, a vicenda, facendo riferimento ad altre risorse del territorio presenti anche in rete. Senza le nuove tecnologie questo non si potrebbe fare... Ci sono siti , ad esempio,nei quali persone con determinate sindromi possono conoscere meglio ciò che vivono, scambiare esperienze, parlare, ascoltare, agggiornarsi sul cammino della ricerca sulle loro difficoltà, per questo secondo me sarebbe auspicabile che fin da piccole anche le persone con difficoltà fossero istruite ed educate all'utilizzo del pc e in generale delle nuove tecnologie. Questo sarebbe un riconoscimento concreto del diritto veramente di TUTTI a pari opportunità.
Che cosa ne pensate?
Sono ben accetti anche pareri contrari ; ) Spero di rileggervi presto, ciao...[quote]
In Rete si registra la presenza di innumerevoli spazi (portali, siti, blogs, forum, mailing list ed altri) sui quali e attraverso i quali si fa tantissimo, tra l'altro, per:
- creare una rete tra le persone con difficoltà riconosciute come disabilità-
- creare una rete tra operatori vari impegnati nel mondo della disabilità per lavoro o per volontariato.
- sensibilizzare l'opinione pubblica sulla necessità di rimuovere determinati stereotipi ed aprirsi ad una cultura delle differenze.
Noi siamo tutti uguali e diversi, diceva qualcuno. Non uso qui (nè mai) il termine "differenze" in senso negativo, sia chiaro, ma mi riferisco all'immensa ricchezza della quale ognuno è portatore, anche, non c'è bisogno di dirlo, ogni persona diversabile. In una società che, nonostante le apparenze, forse ancora stenta a realizzare una autentica integrazione/inclusione delle persone con difficoltà, notevole e direi indispensabile è il ruolo di una corretta informazione, di spazi d'incontro anche nel web, e di confronto, e creare, attraverso la Rete, un tessuto di persone che condividono difficoltà ed esperienze, e si orientano, a vicenda, facendo riferimento ad altre risorse del territorio presenti anche in rete. Senza le nuove tecnologie questo non si potrebbe fare... Ci sono siti , ad esempio,nei quali persone con determinate sindromi possono conoscere meglio ciò che vivono, scambiare esperienze, parlare, ascoltare, agggiornarsi sul cammino della ricerca sulle loro difficoltà, per questo secondo me sarebbe auspicabile che fin da piccole anche le persone con difficoltà fossero istruite ed educate all'utilizzo del pc e in generale delle nuove tecnologie. Questo sarebbe un riconoscimento concreto del diritto veramente di TUTTI a pari opportunità.
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Sono ben accetti anche pareri contrari ; ) Spero di rileggervi presto, ciao...[quote]
mariarosaria tarallo- Messaggi : 318
Data di iscrizione : 16.11.08
Località : NApoli provincia
Re: Nuove tecnologie e cultura delle differenze.
[quote="Mariarosaria Tarallo"]Propongo questo topic per confrontarci, se e quando ne abbiamo voglia, e se la Docente è d'accordo, sul contributo delle nuove tecnologie ad una autentica cultura delle differenze.
In Rete si registra la presenza di innumerevoli spazi (portali, siti, blogs, forum, mailing list ed altri) sui quali e attraverso i quali si fa tantissimo, tra l'altro, per:
- creare una rete tra le persone con difficoltà riconosciute come disabilità-
- creare una rete tra operatori vari impegnati nel mondo della disabilità per lavoro o per volontariato.
- sensibilizzare l'opinione pubblica sulla necessità di rimuovere determinati stereotipi ed aprirsi ad una cultura delle differenze.
Noi siamo tutti uguali e diversi, diceva qualcuno. Non uso qui (nè mai) il termine "differenze" in senso negativo, sia chiaro, ma mi riferisco all'immensa ricchezza della quale ognuno è portatore, anche, non c'è bisogno di dirlo, ogni persona diversabile. In una società che, nonostante le apparenze, forse ancora stenta a realizzare una autentica integrazione/inclusione delle persone con difficoltà, notevole e direi indispensabile è il ruolo di una corretta informazione, di spazi d'incontro anche nel web, e di confronto, e creare, attraverso la Rete, un tessuto di persone che condividono difficoltà ed esperienze, e si orientano, a vicenda, facendo riferimento ad altre risorse del territorio presenti anche in rete. Senza le nuove tecnologie questo non si potrebbe fare... Ci sono siti , ad esempio,nei quali persone con determinate sindromi possono conoscere meglio ciò che vivono, scambiare esperienze, parlare, ascoltare, agggiornarsi sul cammino della ricerca sulle loro difficoltà, per questo secondo me sarebbe auspicabile che fin da piccole anche le persone con difficoltà fossero istruite ed educate all'utilizzo del pc e in generale delle nuove tecnologie. Questo sarebbe un riconoscimento concreto del diritto veramente di TUTTI a pari opportunità.
Che cosa ne pensate?
Sono ben accetti anche pareri contrari ; ) Spero di rileggervi presto, ciao...
Ciao carissima,
io concordo con te pienamente..la rete offre numerose possibilità a tutti, spunti di riflessione e informazione e a volte anche condivisione attraverso l'interattività del mezzo. Ben venga quindi l'informazione, l'educazione del mezzo e la conoscenza, ma cercando di evitare che questo mezzo limiti come molto spesso accade, in quanto non potrà mai sostituire l'interazione con le altre persone, le relazioni interpersonali, che non diventi l'UNICO mezzo a disposizione. Per questo prima ho parlato di educazione al mezzo.
Spero di essermi spiegata.
Baci
In Rete si registra la presenza di innumerevoli spazi (portali, siti, blogs, forum, mailing list ed altri) sui quali e attraverso i quali si fa tantissimo, tra l'altro, per:
- creare una rete tra le persone con difficoltà riconosciute come disabilità-
- creare una rete tra operatori vari impegnati nel mondo della disabilità per lavoro o per volontariato.
- sensibilizzare l'opinione pubblica sulla necessità di rimuovere determinati stereotipi ed aprirsi ad una cultura delle differenze.
Noi siamo tutti uguali e diversi, diceva qualcuno. Non uso qui (nè mai) il termine "differenze" in senso negativo, sia chiaro, ma mi riferisco all'immensa ricchezza della quale ognuno è portatore, anche, non c'è bisogno di dirlo, ogni persona diversabile. In una società che, nonostante le apparenze, forse ancora stenta a realizzare una autentica integrazione/inclusione delle persone con difficoltà, notevole e direi indispensabile è il ruolo di una corretta informazione, di spazi d'incontro anche nel web, e di confronto, e creare, attraverso la Rete, un tessuto di persone che condividono difficoltà ed esperienze, e si orientano, a vicenda, facendo riferimento ad altre risorse del territorio presenti anche in rete. Senza le nuove tecnologie questo non si potrebbe fare... Ci sono siti , ad esempio,nei quali persone con determinate sindromi possono conoscere meglio ciò che vivono, scambiare esperienze, parlare, ascoltare, agggiornarsi sul cammino della ricerca sulle loro difficoltà, per questo secondo me sarebbe auspicabile che fin da piccole anche le persone con difficoltà fossero istruite ed educate all'utilizzo del pc e in generale delle nuove tecnologie. Questo sarebbe un riconoscimento concreto del diritto veramente di TUTTI a pari opportunità.
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Ciao carissima,
io concordo con te pienamente..la rete offre numerose possibilità a tutti, spunti di riflessione e informazione e a volte anche condivisione attraverso l'interattività del mezzo. Ben venga quindi l'informazione, l'educazione del mezzo e la conoscenza, ma cercando di evitare che questo mezzo limiti come molto spesso accade, in quanto non potrà mai sostituire l'interazione con le altre persone, le relazioni interpersonali, che non diventi l'UNICO mezzo a disposizione. Per questo prima ho parlato di educazione al mezzo.
Spero di essermi spiegata.
Baci
TaniaG- Messaggi : 56
Data di iscrizione : 16.11.08
Re: Nuove tecnologie e cultura delle differenze.
Esatto anch'io credo che bisogna esserci un EDUCAZIONE PRELIMINARE al mezzo , come affermavo sabato in aula, solo così si potrà usufruire completamente e senza "rischi" delle nuove tecnologie... bene vedo che la pensiamo piu' o meno allo stesso modo baci
colomba.persico- Messaggi : 89
Data di iscrizione : 15.11.08
Età : 37
confronti
intendo dedicare uno spazio per mostrare i vostri video e le riflessioni in aula.
tieni presente questa possibilità per i tuoi forum, mariarosaria, perchè sono molto profondi.
la docente
tieni presente questa possibilità per i tuoi forum, mariarosaria, perchè sono molto profondi.
la docente
reazione a catena...
va bene, Professoressa, comunque questo forum è come una specie di reazione positiva a catena, mi spiego meglio ; ) vorrei ringraziare tutti i colleghi, come studentessa, per i tantissimi input utili che stanno dando in questo spazio, personalmente sto ricevendo tanto, e, confrontandomi con altri colleghi che vedo quotidianamente, so di non essere la sola; io credo che ogni discussione sia frutto di ogni altra, cioè uno posta qualcosa su cui riflette e poi ad un altro viene da confrontarsi su quel tema o gli si accende una luce dentro su qualche aspetto di esso in particolare, o su uno nuovo; tra l'altro pensi che il Suo spazio è ai primissimi posti nella classifica blog, nel senso che risulta essere uno spazio particolarmente attivo, segno del successo di una proposta didattica, che accoglie uno scenario variegato di idee e linguaggi. Nella società della comunicazione che spesso non comunica, certe iniziative dovrebbero davvero moltiplicarsi, a prescindere dagli stessi esami, che sono l'ultima cosa alla quale al momento stiamo pensando, potendo interagire serenamente, ciascuno secondo se stesso, e nel rispetto degli altri; è così che si può apprendere, imparare davvero cose che non sfuggiranno poi. Un sereno proseguimento a tutti noi ; )
mariarosaria tarallo- Messaggi : 318
Data di iscrizione : 16.11.08
Località : NApoli provincia
che esperienza...e spero di incrementarla sempre di più :)
Si Rosy, sono completamente daccordo con te...questa come anche l'esperienza del wiky, alle quali sto partecipando e ho partecipato con molto interesse, sono state esperienze per me molto importanti, che mi hanno aiutato a crescere. Il confrontarsi con tante persone, il considerare la possibilità di avere opinioni diverse e che queste stesse ti portino ad un pensiero che sola non avresti mai fatto...questo è per me crescere interiormente.
Il mondo della disabilità è un mondo tutto da scoprire, e credo che se c'è qualcosa che possiamo considerare di diverso tra loro e noi è che loro hanno qualcosa in più rispetto a noi, non in meno...loro hanno quella forza interiore che li porta ad affrontare la vita con un atteggiamento positivo, di speranza e determinazione, mentre noi, basta un piccolo problema che ci sentiamo tristi e depressi... SIAMO NOI A DOVER IMPARARE MOLTO DA LORO, NON LORO DA NOI!!!
Sono davvero contenta di aver scelto questo percorso di vita!!! Sono certa che mi darà tanto!!!
Ragazze ora vado a nanna altrimenti domani non mi sveglio NOTTE A TUTTI!
*Simona*
Il mondo della disabilità è un mondo tutto da scoprire, e credo che se c'è qualcosa che possiamo considerare di diverso tra loro e noi è che loro hanno qualcosa in più rispetto a noi, non in meno...loro hanno quella forza interiore che li porta ad affrontare la vita con un atteggiamento positivo, di speranza e determinazione, mentre noi, basta un piccolo problema che ci sentiamo tristi e depressi... SIAMO NOI A DOVER IMPARARE MOLTO DA LORO, NON LORO DA NOI!!!
Sono davvero contenta di aver scelto questo percorso di vita!!! Sono certa che mi darà tanto!!!
Ragazze ora vado a nanna altrimenti domani non mi sveglio NOTTE A TUTTI!
*Simona*
simona.asciolla- Messaggi : 105
Data di iscrizione : 15.11.08
Età : 37
Località : napoli
Re: Nuove tecnologie e cultura delle differenze.
Le nuove tecnologie hanno sensibilmente semplificato la vita consentendo di abbattere le barriere del tempo e dello spazio.
Non tutti però possono utilizzare le nuove tecnologie informatiche, le persone disabili incontrano, infatti, delle difficoltà e per loro questi nuovi strumenti diventano vere e proprie "barriere virtuali" e nuova fonte di emarginazione.
E' indispensabile abbattere queste barriere che limitano l’accesso dei disabili alla società delle informazioni, li escludono dal mondo del lavoro e da una migliore qualità della vita.
L’accesso alle risorse informatiche ed ai servizi telematici costituisce per tutti un’opportunità di conoscenza, istruzione, lavoro informazione ed intrattenimento, per questo motivo va garantito anche ai disabili.
Non tutti però possono utilizzare le nuove tecnologie informatiche, le persone disabili incontrano, infatti, delle difficoltà e per loro questi nuovi strumenti diventano vere e proprie "barriere virtuali" e nuova fonte di emarginazione.
E' indispensabile abbattere queste barriere che limitano l’accesso dei disabili alla società delle informazioni, li escludono dal mondo del lavoro e da una migliore qualità della vita.
L’accesso alle risorse informatiche ed ai servizi telematici costituisce per tutti un’opportunità di conoscenza, istruzione, lavoro informazione ed intrattenimento, per questo motivo va garantito anche ai disabili.
valeriapugliese- Messaggi : 25
Data di iscrizione : 20.11.08
Nuove tecnologie :vantaggio o svantaggio?
Ciao a tutti,
Anch'io sono daccordo con Valeria, la tecnologia elettronica, informatica e telematica ha messo sicuramente al servizio delle persone disabili numerosi di strumenti per esprimersi, studiare, lavorare, "entrare in rete" e comunicare con altre persone superando alcuni tipi di limitazioni fisiologiche e motorie.Pensiamo alle tastiere Braille per non vedenti, gli strumenti di sintesi vocale e i sistemi di puntamento adatti a chi non può usare il mouse danno a un grandissimo numero di disabili la possibilità di produrre informazioni, di lavorare e di studiare con l'aiuto del computer.
Queste opportunita', tuttavia, sono ancora poco conosciute dalla maggior parte degli insegnanti, degli operatori sociali e delle famiglie che potrebbero utilizzare con efficacia i nuovi ausili elettronici.
Nel mondo dell'informatica e delle reti telematiche la partita tra disabilita' ed handicap e' ancora tutta da giocare. La disabilita' e' l'impedimento a fare alcune cose, e fa parte della natura umana.
Oggi l'informatica e la telematica offrono moltissime possibilita' di valorizzare persone disabili, che "in rete" sono difficilmente distinguibili dai cosiddetti "normodotati". Esiste tuttavia il rischio che questa possibilita' di superare la disabilita' venga trasformata in un nuovo muro tra chi puo' e chi non puo'. Le interfacce grafiche che a noi sembrano tanto comode possono diventare un grosso ostacolo per chi non puo' vedere la freccina del "mouse" muoversi sullo schermo. L'affermarsi delle interfacce tipo Windows e' stata l'occasione per la nascita di un handicap per i non vedenti, che sono stati i primi a fare uso di programmi di sintesi vocale e riconoscimento ottico dei caratteri per scavalcare la loro disabilita'. Con l'avvento dello standard GUI (Graphic User Interface) sono andati a casa molti lavoratori non vedenti che fino ad allora avevano potuto tranquillamente svolgere le loro mansioni utilizzando programmi di sintesi vocale. Se domani si affermera' uno standard per comandare a voce i nostri computer, ecco che anche chi non puo' parlare usando la voce verra' svantaggiato (handicappato) e gli sara' impossibile esercitare come tutti il diritto di essere un cittadino. La tecnologia deve servire a migliorare la qualita' della vita, non ad innalzare nuove barriere e nuovi steccati.
Lucia Sorrentino
Anch'io sono daccordo con Valeria, la tecnologia elettronica, informatica e telematica ha messo sicuramente al servizio delle persone disabili numerosi di strumenti per esprimersi, studiare, lavorare, "entrare in rete" e comunicare con altre persone superando alcuni tipi di limitazioni fisiologiche e motorie.Pensiamo alle tastiere Braille per non vedenti, gli strumenti di sintesi vocale e i sistemi di puntamento adatti a chi non può usare il mouse danno a un grandissimo numero di disabili la possibilità di produrre informazioni, di lavorare e di studiare con l'aiuto del computer.
Queste opportunita', tuttavia, sono ancora poco conosciute dalla maggior parte degli insegnanti, degli operatori sociali e delle famiglie che potrebbero utilizzare con efficacia i nuovi ausili elettronici.
Nel mondo dell'informatica e delle reti telematiche la partita tra disabilita' ed handicap e' ancora tutta da giocare. La disabilita' e' l'impedimento a fare alcune cose, e fa parte della natura umana.
Oggi l'informatica e la telematica offrono moltissime possibilita' di valorizzare persone disabili, che "in rete" sono difficilmente distinguibili dai cosiddetti "normodotati". Esiste tuttavia il rischio che questa possibilita' di superare la disabilita' venga trasformata in un nuovo muro tra chi puo' e chi non puo'. Le interfacce grafiche che a noi sembrano tanto comode possono diventare un grosso ostacolo per chi non puo' vedere la freccina del "mouse" muoversi sullo schermo. L'affermarsi delle interfacce tipo Windows e' stata l'occasione per la nascita di un handicap per i non vedenti, che sono stati i primi a fare uso di programmi di sintesi vocale e riconoscimento ottico dei caratteri per scavalcare la loro disabilita'. Con l'avvento dello standard GUI (Graphic User Interface) sono andati a casa molti lavoratori non vedenti che fino ad allora avevano potuto tranquillamente svolgere le loro mansioni utilizzando programmi di sintesi vocale. Se domani si affermera' uno standard per comandare a voce i nostri computer, ecco che anche chi non puo' parlare usando la voce verra' svantaggiato (handicappato) e gli sara' impossibile esercitare come tutti il diritto di essere un cittadino. La tecnologia deve servire a migliorare la qualita' della vita, non ad innalzare nuove barriere e nuovi steccati.
Lucia Sorrentino
Sorrentino Lucia- Messaggi : 49
Data di iscrizione : 22.11.08
Età : 57
Località : Napoli
vi ringrazio
ringrazio tutti, in particolare Mariarosaria Tarallo -che di seguito cito.
non sapevo che il nostro spazio fosse ai primissimi posti nella classifica blog! avete il link?
il mio augurio è proprio che i vostri interventi vi lascino qualcosa come esperienza e
come conoscenza collaborativa.
Di quanto potranno rifluire nelle vostre tesine ne parleremo venerdì.
buon apprendimento collaborativo e condiviso a tutti.
la docente
Mariarosaria Tarallo [/quote] questo forum è come una specie di reazione positiva a catena, mi spiego meglio ; ) vorrei ringraziare tutti i colleghi, come studentessa, per i tantissimi input utili che stanno dando in questo spazio, personalmente sto ricevendo tanto, e, confrontandomi con altri colleghi che vedo quotidianamente, so di non essere la sola; io credo che ogni discussione sia frutto di ogni altra, cioè uno posta qualcosa su cui riflette e poi ad un altro viene da confrontarsi su quel tema o gli si accende una luce dentro su qualche aspetto di esso in particolare, o su uno nuovo; tra l'altro pensi che il Suo spazio è ai primissimi posti nella classifica blog, nel senso che risulta essere uno spazio particolarmente attivo, segno del successo di una proposta didattica, che accoglie uno scenario variegato di idee e linguaggi. Nella società della comunicazione che spesso non comunica, certe iniziative dovrebbero davvero moltiplicarsi, a prescindere dagli stessi esami, che sono l'ultima cosa alla quale al momento stiamo pensando, potendo interagire serenamente, ciascuno secondo se stesso, e nel rispetto degli altri; è così che si può apprendere, imparare davvero cose che non sfuggiranno poi. Un sereno proseguimento a tutti noi ; )[/quote]
non sapevo che il nostro spazio fosse ai primissimi posti nella classifica blog! avete il link?
il mio augurio è proprio che i vostri interventi vi lascino qualcosa come esperienza e
come conoscenza collaborativa.
Di quanto potranno rifluire nelle vostre tesine ne parleremo venerdì.
buon apprendimento collaborativo e condiviso a tutti.
la docente
Mariarosaria Tarallo [/quote] questo forum è come una specie di reazione positiva a catena, mi spiego meglio ; ) vorrei ringraziare tutti i colleghi, come studentessa, per i tantissimi input utili che stanno dando in questo spazio, personalmente sto ricevendo tanto, e, confrontandomi con altri colleghi che vedo quotidianamente, so di non essere la sola; io credo che ogni discussione sia frutto di ogni altra, cioè uno posta qualcosa su cui riflette e poi ad un altro viene da confrontarsi su quel tema o gli si accende una luce dentro su qualche aspetto di esso in particolare, o su uno nuovo; tra l'altro pensi che il Suo spazio è ai primissimi posti nella classifica blog, nel senso che risulta essere uno spazio particolarmente attivo, segno del successo di una proposta didattica, che accoglie uno scenario variegato di idee e linguaggi. Nella società della comunicazione che spesso non comunica, certe iniziative dovrebbero davvero moltiplicarsi, a prescindere dagli stessi esami, che sono l'ultima cosa alla quale al momento stiamo pensando, potendo interagire serenamente, ciascuno secondo se stesso, e nel rispetto degli altri; è così che si può apprendere, imparare davvero cose che non sfuggiranno poi. Un sereno proseguimento a tutti noi ; )[/quote]
link
ecco qui il link: http://www.forumattivo.com/it/Scienze-e-Saperi/Educazione-Insegnamento-57.htm
il resoconto è aggiornato costantemente, quando ho postato la nota simpatica, ad esempio, questa esperienza era proprio ai primi posti e in fondo lo è anche ora, al 23°, ci sono vari parametri, per i punti è all'8° (vedi). Ovviamente ciò non è rilevante ai fini del nostro percorso, (perchè poi che ce ne importa delle classifiche), però l'avevo segnalato appunto per sottilineare la vivacità della cosa, che è riscontrata anche dai rilevatori automatici del sistema, cioè, in poche parole, è si tratta di una community, tra altre, particolarmente attiva nel confronto, bellissima 'sta cosa ; )
il resoconto è aggiornato costantemente, quando ho postato la nota simpatica, ad esempio, questa esperienza era proprio ai primi posti e in fondo lo è anche ora, al 23°, ci sono vari parametri, per i punti è all'8° (vedi). Ovviamente ciò non è rilevante ai fini del nostro percorso, (perchè poi che ce ne importa delle classifiche), però l'avevo segnalato appunto per sottilineare la vivacità della cosa, che è riscontrata anche dai rilevatori automatici del sistema, cioè, in poche parole, è si tratta di una community, tra altre, particolarmente attiva nel confronto, bellissima 'sta cosa ; )
mariarosaria tarallo- Messaggi : 318
Data di iscrizione : 16.11.08
Località : NApoli provincia
classifica
si MariaRosaria avevo letto infatti che era al secondo quando l'hai fatto notare.
mi riempie di orgoglio sapere che il nostro spazio sta crescendo di giorno in giorno
ovviamente le classifiche non ci interessano,
però è un piacere invece che il gruppo (92 iscritti) sta partecipando
attivamente e costruttivamente.
venerdì lavoreremo su questa piattaforma perchè intendo darvi uno spazio di riflessione
sul forum e approfitteremo della settimana seguente di pausa per farlo crescere e maturare sul forum.
la docente
mi riempie di orgoglio sapere che il nostro spazio sta crescendo di giorno in giorno
ovviamente le classifiche non ci interessano,
però è un piacere invece che il gruppo (92 iscritti) sta partecipando
attivamente e costruttivamente.
venerdì lavoreremo su questa piattaforma perchè intendo darvi uno spazio di riflessione
sul forum e approfitteremo della settimana seguente di pausa per farlo crescere e maturare sul forum.
la docente
...
infatti, sono d'accordo, era solo per rilevare la vivacità della cosa e l'essere attivi in una categoria di forum che vede impegnate realtà che alla spalle hanno già una solida tradizione di confronti anche in rete ; ) così ha voce anche il Suor Orsola ; ) Buona giornata a Lei e a tutti.
mariarosaria tarallo- Messaggi : 318
Data di iscrizione : 16.11.08
Località : NApoli provincia
PER MARIAROSARIA
MARIAROSARIA, dal momento che ritengo il tuo contributo particolarmente utile e costruttivo mi auguro che vorrai parlarne leggendo in aula qualche (più d'uno) tuo forum. Dal momento che sono molti e interessanti ti chiedo di trovare un filo conduttore o scegliere i tuoi interventi più salienti.
la docente
la docente
infoeducazione
Cara Rosy, anche io sono pienamente d'accordo con te. Oggi le tecnologie costituiscono una grossa opportunità per l'inserimento dei diversabili. Per fare questo, però è necessario sensibilizzare all'uso di questi strumenti fin da piccoli e quindi dalla scuola primaria. Purtroppo la realtà della scuola italiana, in particolare qui al sud è particolarmente difficile: spesso mancano i computer o perchè non ci sono mai stati o perchè li hanno rubati. Oppure capita, come a scuola mia, che i computer ci sono e diventano absoleti senza mai essere usati. Non voglio vantarmi ma in una scuola con circa 60 docenti siamo solo in due che sfruttano l'ora settimanale di informatica (obbligatoria!) per far avvicinare i bambini a questo strumento! Capisci cosa vuol dire? E questo avviene dove la scuola è l'unica opportunità di riscatto per i bambini perchè a Miano, regno della malavita, non esiste altro. Che vergogna! Baci a te
Rusciano Marianna- Messaggi : 13
Data di iscrizione : 24.11.08
a lungo termine
hai ragione, Marianna, secondo me. MAncano, in definitiva, investimenti in progetti a lungo termine. Ci si accontenta di "successi" episodici, ma, comunque, anche le iniziative episodiche aggiungono la loro goccia. A vederci tra poco, credo, ciao cari saluti a te.
mariarosaria tarallo- Messaggi : 318
Data di iscrizione : 16.11.08
Località : NApoli provincia
Le nuove tecnologie
E' noto il paradosso di Archimede:"datemi una leva e vi solleverò il mondo".
Se una leva può cambiare il mondo,può essere che questa leva,sia la "rivoluzione" delle Nuove Tecnologie Informatiche ed Assistive,mentre il punto d'appoggio necessario è dato da una coscienza adeguata a comprendere i dilemmi della grande transizione del Sistema/Mondo,sulla base di un nuovo paradigma culturale e formativo inspirato alla complessità.
L'essenza della tecnologia,tanto per parafrasare Heidegger,non è un fatto tecnologico:tecnologia è infatti una forma del sapere e del saper fare e in questo coniuga,almeno sotto un aspetto,l'Homo Sapiens.
La tecnologia trasforma le percezioni spazio/temporali e permette al soggetto umano di allargare la sfera della sua progettualità,della sua relazionalità,della sua stessa razionalità.
La nostra storia è un'evoluzione a mosaico in cui non c'è un progressivo avvicinamento a una meta finale;gli equilibri,di volta in volta raggiunti,non sono interpretabili come tappe intermedie fra un meno e un più. Al contrario è una storia di creazioni continue,che ricorrentemente generano nuovi insiemi di possibilità non sempre commensurabili.
La nostra storia ci racconta che la crisi,lo squilibrio,la discordanza fra sviluppi tecnologici e modeli di pensiero sono caratteri riorrenti dell'esperienza umana. La nostra specie non ha mai posseduto una sapienza preventiva rispetto alle conseguenze delle sue "estensioni".Al contrario,ha imparato a sue spese i nuovi limiti e le nuove possibilità in cui insediarsi.
Per la prima volta la tecnologia si mette in mano le possibilità di trasformare radicalmente non solo i vincoli esterni ambientali,ma anche i vincoli interni,e a noi spettano le scelte per guidare un'evoluzione che non può essere arrestata,ma che non può nemmeno permettersi un eccessivo divario fra possibilità tecnologiche e le capacità culturali di lettura e di governo dei processi innovativi. Lo studio della nostra stessa storia può arricchire la nostra consapevolezza!
Se una leva può cambiare il mondo,può essere che questa leva,sia la "rivoluzione" delle Nuove Tecnologie Informatiche ed Assistive,mentre il punto d'appoggio necessario è dato da una coscienza adeguata a comprendere i dilemmi della grande transizione del Sistema/Mondo,sulla base di un nuovo paradigma culturale e formativo inspirato alla complessità.
L'essenza della tecnologia,tanto per parafrasare Heidegger,non è un fatto tecnologico:tecnologia è infatti una forma del sapere e del saper fare e in questo coniuga,almeno sotto un aspetto,l'Homo Sapiens.
La tecnologia trasforma le percezioni spazio/temporali e permette al soggetto umano di allargare la sfera della sua progettualità,della sua relazionalità,della sua stessa razionalità.
La nostra storia è un'evoluzione a mosaico in cui non c'è un progressivo avvicinamento a una meta finale;gli equilibri,di volta in volta raggiunti,non sono interpretabili come tappe intermedie fra un meno e un più. Al contrario è una storia di creazioni continue,che ricorrentemente generano nuovi insiemi di possibilità non sempre commensurabili.
La nostra storia ci racconta che la crisi,lo squilibrio,la discordanza fra sviluppi tecnologici e modeli di pensiero sono caratteri riorrenti dell'esperienza umana. La nostra specie non ha mai posseduto una sapienza preventiva rispetto alle conseguenze delle sue "estensioni".Al contrario,ha imparato a sue spese i nuovi limiti e le nuove possibilità in cui insediarsi.
Per la prima volta la tecnologia si mette in mano le possibilità di trasformare radicalmente non solo i vincoli esterni ambientali,ma anche i vincoli interni,e a noi spettano le scelte per guidare un'evoluzione che non può essere arrestata,ma che non può nemmeno permettersi un eccessivo divario fra possibilità tecnologiche e le capacità culturali di lettura e di governo dei processi innovativi. Lo studio della nostra stessa storia può arricchire la nostra consapevolezza!
Rossella Accardo- Messaggi : 102
Data di iscrizione : 18.11.08
"sapere preventivo"
ciao, secondo me è proprio vero quanto hai messo in evidenza, che la storia umana si sviluppa " a mosaico" ed è storia di creazione di sempre nuove possibilità, così come è vero che il genere umano non ha mai posseduto quel sapere preventivo al quale ti riferisci, ma la storia umana deve sempre fare i conti con l'imprevisto, a volte in positivo, altre volte no. Talvolta, partendo da determinate ipotesi, siamo giunti, noi esseri umani, a fare delle scoperte eccezionali, che proprio non avevamo messo in programma; altre volte abbiamo fatto un uso distorto di ciò che avevamo acquisito con lo scopo di migliorare qualche ambito della vita umana. Uno dei nostri autori di riferimento sostiene che il dibattito sulle nuove tecnologie deve necessariamente mantenersi aperto...le implicazioni sono molteplici, io sono molto convinta del rapporto anche tra esse e la cultura delle differenze, come prodotti e strumenti dell'umanità, per la comunicazione partecipata di tutti, anche delle persone con disabilità, che grazie ad esse possono fare molte cose prima ritenute proibitive, impossibili; e come espressione e continuamente nuova creazione di molteplici linguaggi, sempre in ampliamento. I rischi ci sono, importante è la corretta informazione e, come sempre, l'educazione è, secondo me, la risposta, come percorso organico, sinergico, a lungo termine. Consente la valutazione dell'imprevisto, le scelte al bivio secondo, di volta in volta, quel buonsenso che, a mio parere, è una risorsa di tutti, ma contaminata con tanto altro.
mariarosaria tarallo- Messaggi : 318
Data di iscrizione : 16.11.08
Località : NApoli provincia
Re: Nuove tecnologie e cultura delle differenze.
L’invito all’integrazione sociale dei disabili è stato ribadito più volte dall’UE. L’iniziativa di maggior impatto è stata intrapresa dal Consiglio dell’Unione Europea, che ha dichiarato il 2003 Anno europeo delle persone con disabilità (Sito web ufficiale dell’Anno Europeo dei disabili http://www.eypd2003.org/). Gli stimoli europei sono stati recepiti dagli Stati membri, che si sono impegnati affinché l’innovazione tecnologica diventi un mezzo per annullare il “digital divide” e non sia la fonte di una nuova tipologia di barriere, le barriere virtuali.
Antonella Ciarmoli
Antonella Ciarmoli
Anto Cia- Messaggi : 45
Data di iscrizione : 29.11.08
Età : 43
Località : Alife (CE)
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