MA SUL LINGUAGGIO DEL SILENZIO?
+13
Admin
teresa aligante
Angela La Mura
rita_anvg
rosa ferrante
R. Deborah Gorbari
orefice.veronica
stefania palma
Maria Grazia Di Paola
colomba.persico
simona.asciolla
alessia verre
mariarosaria tarallo
17 partecipanti
Pagina 2 di 2
Pagina 2 di 2 • 1, 2
Re:Ma sul linguaggio del silenzio?
Per partecipare alla discussione: “ il silenzio è un linguaggio”, intrapresa in particolare da Mariarosaria e Simona, dico che se intendiamo per linguaggio l'insieme di segnali e simboli per mezzo dei quali gli animali, compreso l'uomo, comunicano tra loro, allora il silenzio assoluto (in cui mancano sguardi, gesti e postura) ha ben pochi segnali e simboli per mezzo dei quali comunicare. Intendo dire che gli elementi costitutivi della comunicazione sono:
un emittente
un destinatario (che nel dialogo si alternano)
un messaggio
un medium: il supporto sul/attraverso il quale, viene trasmesso un messaggio.
Quindi se presupponiamo anche nel silenzio assoluto un emittente, un destinatario ed un messaggio, quel che non è immediatamente percepibile è il medium che lo veicola e il contenuto, che non è né verbale né non verbale. Detto ciò il silenzio esiste ma non lo si può definire un linguaggio di per sé, lo si può intendere invece come un elemento che rientra nella comunicazione verbale e non verbale, la integra ma non la sostituisce.
un emittente
un destinatario (che nel dialogo si alternano)
un messaggio
un medium: il supporto sul/attraverso il quale, viene trasmesso un messaggio.
Quindi se presupponiamo anche nel silenzio assoluto un emittente, un destinatario ed un messaggio, quel che non è immediatamente percepibile è il medium che lo veicola e il contenuto, che non è né verbale né non verbale. Detto ciò il silenzio esiste ma non lo si può definire un linguaggio di per sé, lo si può intendere invece come un elemento che rientra nella comunicazione verbale e non verbale, la integra ma non la sostituisce.
Antonella Lucibello- Messaggi : 24
Data di iscrizione : 19.11.08
per AntoLucibello e Simo
personalmente ti ringrazio Antonella Luci., per il contributo della tua felicissima sintesi, con una delle prospettive imprescindibili.
Simo ho letto più volte attentamente il tuo più recente post in questo topic, perchè anch'esso, come quello di antonellalucibello,mi ha dato luci e sfumature importanti, convengo con te, soprattutto in quanto al silenzio come linguaggio, e alle varie modalità espressive che possono cambiare, a mo' di caratteristica, di persona in persona,siamo tutti uguali e diversi ; )
Spero di rileggervi ancora qui e tra tutte le discussioni e le risposte che i Colleghi ci stanno regalando in questa bellissima community.
Felice Giovedì anche a voi, ciao ; )
Simo ho letto più volte attentamente il tuo più recente post in questo topic, perchè anch'esso, come quello di antonellalucibello,mi ha dato luci e sfumature importanti, convengo con te, soprattutto in quanto al silenzio come linguaggio, e alle varie modalità espressive che possono cambiare, a mo' di caratteristica, di persona in persona,siamo tutti uguali e diversi ; )
Spero di rileggervi ancora qui e tra tutte le discussioni e le risposte che i Colleghi ci stanno regalando in questa bellissima community.
Felice Giovedì anche a voi, ciao ; )
mariarosaria tarallo- Messaggi : 318
Data di iscrizione : 16.11.08
Località : NApoli provincia
Re: MA SUL LINGUAGGIO DEL SILENZIO?
Stare nel silenzio serve a ritrovarsi; il dolore è il risveglio per cambiare piano di coscienza. Il silenzio è meditare sulla propria vita, spaventa chi ha paura di se stesso, chi ha paura di ascoltarsi. Il silenzio fa emergere il suono della coscienza. Il linguaggio del silenzio emette i suoni del risveglio interiore, la melodia della gioia del cuore, la rivelazione del Sé, il riconoscere l’essere spirituale che siamo.
Stare nel silenzio permette di ascoltare la voce del bambino interiore che dà solo gioia e pace. Il risveglio porta al distacco da tutti i beni materiali e affettivi, non la rinuncia; il nuovo sguardo di vedere tutto senza desiderio, avere e non avere deve essere la stessa cosa. Si vive nella pace senza paura di perdere nulla.
Stare nel silenzio permette di ascoltare la voce del bambino interiore che dà solo gioia e pace. Il risveglio porta al distacco da tutti i beni materiali e affettivi, non la rinuncia; il nuovo sguardo di vedere tutto senza desiderio, avere e non avere deve essere la stessa cosa. Si vive nella pace senza paura di perdere nulla.
mody d'ambra- Messaggi : 42
Data di iscrizione : 22.11.08
il silenzio dei sordi
Esiste un silenzio particolare, è il silenzio che conoscono solo i sordi. E la complessità di questa condizione ci piace ritenerla più una diversità che un handicap, più un orizzonte alternativo che una limitazione.
Noi tutti cominciamo da bambini a pensare per immagini, cominciamo ad organizzare il nostro esperire in serie articolate di immagini. Il mondo dell’immaginario si evolve in seguito ad una particolare capacità di elaborazione percettivo-ideativa del bambino secondo cui esperienze in un dato campo sensoriale, ad esempio acustico, si trasmettono alla gestualità, al movimento, integrandosi così in figurazioni complesse.
È così che sorge il simbolo linguistico; è proprio laddove esiste un simbolo, infatti, che nasce il pensiero ed il linguaggio. Il simbolo stesso è rappresentativo di uno stato di conoscenza ed è oggettivamente distinto dal pensiero, è un evento interno che viene sperimentato come distinto dalla persona che pensa. Se non si possiedono simboli, non si possono fissare e combinare le idee e diventa impossibile anche solo scoprire la base ed il motivo per pensare.
I sordi non hanno immagini uditive, non hanno l’idea del suono delle parole, di una corrispondenza suono-significato. Quello che è essenzialmente un fenomeno uditivo deve essere padroneggiato e controllato con mezzi non uditivi. Essi devono imparare a parlare senza l’aiuto di alcuna sensazione o ricordo sonoro attraverso gli altri sensi: la vista, il tatto, la percezione delle vibrazioni, la cinestesia.
Noi tutti cominciamo da bambini a pensare per immagini, cominciamo ad organizzare il nostro esperire in serie articolate di immagini. Il mondo dell’immaginario si evolve in seguito ad una particolare capacità di elaborazione percettivo-ideativa del bambino secondo cui esperienze in un dato campo sensoriale, ad esempio acustico, si trasmettono alla gestualità, al movimento, integrandosi così in figurazioni complesse.
È così che sorge il simbolo linguistico; è proprio laddove esiste un simbolo, infatti, che nasce il pensiero ed il linguaggio. Il simbolo stesso è rappresentativo di uno stato di conoscenza ed è oggettivamente distinto dal pensiero, è un evento interno che viene sperimentato come distinto dalla persona che pensa. Se non si possiedono simboli, non si possono fissare e combinare le idee e diventa impossibile anche solo scoprire la base ed il motivo per pensare.
I sordi non hanno immagini uditive, non hanno l’idea del suono delle parole, di una corrispondenza suono-significato. Quello che è essenzialmente un fenomeno uditivo deve essere padroneggiato e controllato con mezzi non uditivi. Essi devono imparare a parlare senza l’aiuto di alcuna sensazione o ricordo sonoro attraverso gli altri sensi: la vista, il tatto, la percezione delle vibrazioni, la cinestesia.
mody d'ambra- Messaggi : 42
Data di iscrizione : 22.11.08
C.A.della Professoressa
mariarosaria tarallo ha scritto:(altra domanda un po' azzardata, io oso...) Ma, dunque, secondo Voi, il Silenzio, quello che, in questo caso, intendo come assenza completa di voci/suoni/rumori, esiste davvero?
ps. brava mariarosaria, ma non usare il rosso perchè lo uso io per far subito risaltare le risposte.la prof
Preg.Professoressa,
Chiedo scusa, mi era sfuggita la Sua nota-richiesta, l'ho vista solo ora rileggendo qua e là tra le discussioni. La ringrazio per avermi fatto notare questa cosa, in quanto a me sto provvedendo, pertanto, a modificare il colore in tutte le discussioni in cui avevo utilizzato the red ; ). Lo lascio solo in questa discussione, in quanto motivo della Sua richiesta. Con osservanza. R.
mariarosaria tarallo- Messaggi : 318
Data di iscrizione : 16.11.08
Località : NApoli provincia
PROPOSTA DI COLLEGAMENTO
Come sto cercando di fare per altri topic ( e chiedo in questo la collaborazione di tutti),posto in basso i collegamenti di percorsi possibili di ampliamento sul tema già presenti nel forum,in modo da avere una mappa "ipertestuale" degli argomenti che trattiamo:
UN CASO LETTERARIO: LA FIGLIA DEL SILENZIO :https://psicpedagogia.forumattivo.com/il-tuo-primo-forum-f1/la-figlia-del-silenzio-di-kim-edwards-la-storia-di-una-disabilita-e-di-un-grande-segreto-t193.htm
UN CASO LETTERARIO: LA FIGLIA DEL SILENZIO :https://psicpedagogia.forumattivo.com/il-tuo-primo-forum-f1/la-figlia-del-silenzio-di-kim-edwards-la-storia-di-una-disabilita-e-di-un-grande-segreto-t193.htm
Antonella Rivellino- Messaggi : 203
Data di iscrizione : 15.11.08
Re: MA SUL LINGUAGGIO DEL SILENZIO?
sono d'accordo, così ogni persona può inserire il link di collegamento e rimando a un percorso o ad un accenno già incontrato, facendolo di volta in volta già si trovano tutti i raccordi.
mariarosaria tarallo- Messaggi : 318
Data di iscrizione : 16.11.08
Località : NApoli provincia
risposta
mariarosaria tarallo ha scritto:Preg.Professoressa,
Chiedo scusa, mi era sfuggita la Sua nota-richiesta, l'ho vista solo ora rileggendo qua e là tra le discussioni. La ringrazio per avermi fatto notare questa cosa, in quanto a me sto provvedendo, pertanto, a modificare il colore in tutte le discussioni in cui avevo utilizzato the red ; ). Lo lascio solo in questa discussione, in quanto motivo della Sua richiesta. Con osservanza. R.
figurati rosaria, è solo una questione di colore per facilitare i corsisti nel leggermi
Il silenzio parlato
Rosaria, molto interessante il tuo argomento.A proposito dell'autismo segnalo un testo di C.H.Delacato "Alla scoperta del bambino autistico",Edito da Armando Armando,Roma 1979.In questo testo il dott.Delacato,insegnante psicologo,descrive la sua appassionante esperienza con i bambini autistici ed offre tecniche specifiche che possono aiutare insegnanti e genitori.Aldo
aldo- Messaggi : 40
Data di iscrizione : 16.11.08
Re: MA SUL LINGUAGGIO DEL SILENZIO?
grazie, Aldo, e grazie anche per questo tuo contributo alla discussione.
Dobbiamo sempre essere grati a coloro che questo dottore investono la vita per cercare di abbattere il muro della incomunicabilità, l'autismo è un problema serio ma oggi sappiamo che si può affrontare.
Non bisogna mai arrendersi, neanche di fronte ai risultati momentanei, spesso in apparenza certi, della scienza, perchè il tempo ha dimostrato, in molti casi, che si deve sempre fare i conti con l'imprevisto o con ciò che al momento non si era ancora scoperto e conosciuto.
Grazie ancora, ciao e rinnovo gli auguri a te e a tutti i colleghi.
Ciao
Dobbiamo sempre essere grati a coloro che questo dottore investono la vita per cercare di abbattere il muro della incomunicabilità, l'autismo è un problema serio ma oggi sappiamo che si può affrontare.
Non bisogna mai arrendersi, neanche di fronte ai risultati momentanei, spesso in apparenza certi, della scienza, perchè il tempo ha dimostrato, in molti casi, che si deve sempre fare i conti con l'imprevisto o con ciò che al momento non si era ancora scoperto e conosciuto.
Grazie ancora, ciao e rinnovo gli auguri a te e a tutti i colleghi.
Ciao
mariarosaria tarallo- Messaggi : 318
Data di iscrizione : 16.11.08
Località : NApoli provincia
the sound of silence
Artista: Simon & Garfunkel
Titolo Originale: The Sound Of Silence
Titolo Tradotto: Il Suono Del Silenzio
Ciao oscurità, vecchia amica mia
son venuto per parlare ancora con te
perchè una visione strisciando senza far rumore
ha sparso i suoi semi mentre stavo dormendo
E la visione
così piantata nel mio cervello,
rimane ancora
nel suono del silenzio
In sogni irrequieti vagai da solo
per viottoli di acciottolato
sotto la tenue luce di un lampione
rivoltai il mio bavero per il freddo e per l'umidità
quando i miei occhi vennero trafitti
dal flash di una luce al neon
che lacerò la notte
e toccò il suono del silenzio
E nella luce nuda vidi
diecimila persone, forse più
gente che comunicava senza parlare
gente che sentiva senza ascoltare
gente che scriveva canzoni che nessuna
voce avrebbe mai cantato
e nessuno osava
disturbare il suono del silenzio
"Sciocchi" dissi io "non sapete che il silenzio si espande come un cancro"
Ascoltate le mie parole così che io possa insegnarvi
prendete le mie braccia così che io possa raggiungervi
Ma le mie parole caddero come gocce di pioggia silenti
Ed echeggiarono nel prorompere del silenzio
E la gente s'inchinò e pregò
il dio-neon che aveva creato
e l'insegna saettò il suo avvertimento
nelle parole che si stavano plasmando
E le insegne dissero: "Le parole dei profeti
sono scritte sui muri della metropolitana
e nei corridoi delle case popolari
e sussurrate nel suono del silenzio
mariarosaria tarallo- Messaggi : 318
Data di iscrizione : 16.11.08
Località : NApoli provincia
Re: MA SUL LINGUAGGIO DEL SILENZIO?
SONO D'ACCORDO NEL DIRE CHE LE POESIEINFANTILI, POSSONO REGALARE EMOZIONI INDESCRIVIBILI, RAPPRESENTANO UN MOMENTO DI RIFLESSIONE E DELINEANO UN'INTELLIGENZA PROFONDA........ DA VERA
orefice.veronica- Messaggi : 101
Data di iscrizione : 21.11.08
Re: MA SUL LINGUAGGIO DEL SILENZIO?
se per poesie infantili intendiamo pensieri e versi scritti dai bambini, allora a maggior ragione occorre che essi trovino sempre educatori pronti a dare spazio alla loro espressione, cosa nulla affatto scontata, ma per la quale tutti dobbiamo lavorare sempre e sempre di più ; )
Poi, ampliando il concetto, ci sono le poesie infantili intese come apparentemente semplici, che vengono dal cuore delle persone che di canoni poetici ne sanno poco o nulla, eppure riescono ad arrivare ad altri cuori, perchè dicono se stesse, e la vita, in maniera per tutti decodificabile, e ri-conosciuta da coloro che non ritengono la poesia appannaggio dei poeti di scuola.
Cari saluti, a rileggervi spesso, ciao ; )
Poi, ampliando il concetto, ci sono le poesie infantili intese come apparentemente semplici, che vengono dal cuore delle persone che di canoni poetici ne sanno poco o nulla, eppure riescono ad arrivare ad altri cuori, perchè dicono se stesse, e la vita, in maniera per tutti decodificabile, e ri-conosciuta da coloro che non ritengono la poesia appannaggio dei poeti di scuola.
Cari saluti, a rileggervi spesso, ciao ; )
mariarosaria tarallo- Messaggi : 318
Data di iscrizione : 16.11.08
Località : NApoli provincia
Re: MA SUL LINGUAGGIO DEL SILENZIO?
gli scritti in generale dei bambini sono bellissimi, lasciano largo spazio all'interpretazione ed inoltre infondono davvero tanta tenerezza e molto divertimento ( come il libro di "io speriamo che me la cavo" )
colomba.persico- Messaggi : 89
Data di iscrizione : 15.11.08
Età : 37
Pagina 2 di 2 • 1, 2
Argomenti simili
» Il silenzio esiste
» Disabilità e silenzio - L'altra faccia della medaglia
» Il linguaggio come sistema di rappresentazione
» L’immagine del corpo diviene il criterio rappresentativo ed ermeneutico della realtà
» MACROCATEGORIA SUL LINGUAGGIO
» Disabilità e silenzio - L'altra faccia della medaglia
» Il linguaggio come sistema di rappresentazione
» L’immagine del corpo diviene il criterio rappresentativo ed ermeneutico della realtà
» MACROCATEGORIA SUL LINGUAGGIO
Pagina 2 di 2
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
|
|