Alex Zanardi: vantaggio o svantaggio

Nonostante il grave handicap fisico, dopo una lunghissima riabilitazione Zanardi é tornato a camminare grazie all'uso di apposite protesi, e quindi decise di ritornare anche alla guida di vetture da corsa. Scherzando sulla sua menomazione ha affermato che, se si dovesse rompere di nuovo le gambe, questa volta basterebbe soltanto una chiave a brugola per rimetterlo in piedi, e che ora non rischia più di buscarsi un raffreddore camminando scalzo... Inoltre ha partecipato ad una puntata della sit-com Camera Cafè in cui veniva messo in risalto il suo handicap, dimostrando una notevole autoironia anche riguardo alla disgrazia di cui è vittima.

Questo é un tema molto delicato che ha suscitato sia ieri che oggi diversi punti di vista.Io condivido l'idea di T. Maldonado:
"io sono profondamente convinto che le tecnologie,se si vuole tutelare la loro carica innovativa,devono restare sempre aperte al dibattito delle idee... "
"La tecnologia è sempre in relazione con il corpo e rappresenta un'estensione delle sue capacità"
Voi cosa ne pensate?ciao a tutte

Claudio Marcello Costa ,medico e fondatore della clinica Mobile per l'assistenza medica dei piloti nelle gare motoristiche, ha scritto un libro su Alex Zanardi : "Alex guarda il cielo" Il libro parla di un luogo sconosciuto, che si trova dentro l’essere umano, dove abita un angelo mai visto che compare misteriosamente nell’entusiasmo dei piloti quando essi risorgono dalle ferite e dalle fratture. Quest’angelo è l’uomo antico, e nel suo mito possiamo trovare la nostra salvezza. È un libro di ricordi e di esperienze, dove le imprese degli eroi moderni, i piloti, sono narrate sotto forma di fiabe....

E' vero Angela è proprio così...io sono infatti dell'opinione che forse sono loro gli unici che sanno davvero come affrontare la vita, in quanto hanno avuto la grande forza di sorridere lo stesso a quest'ultima,affrontando tutte le difficoltà che gli si sono poste senza abbattersi. Ammirevole è stata anche la capacità di Zanardi di ironizzare sul suo vissuto di vita, e credo che debba essere un esempio di vita per tutti...
Ci sono però persone e persone, ovvero ci sono coloro che riescono a darsi forza da sole e ad affrontare la vità con positività, altre che invece purtroppo si chiudono in se stesse, e non riescono ad assumere un atteggiamento positivo. Queste sono le persone da aiutare realmente...e sicuramente credo che il primo passo da fare sia proprio quello di effettuare un lavoro psicologico di accettazione della situazione per poi passare al modo in cui utilizzare le protesi che si hanno. Se prima non si accettano come parte integrante del proprio corpo e come ALLUNGAMENTO di quest'ultimo, non si può aiutare la persona ad utilizzarle nel miglior modo possibile.


*Simona*

Ciao ragazze, mi fa piacere che condividete le mie stesse idee.

Ciao ragazze scusate il ritardo nei commenti ma fino ad ora avevo difficoltà ad entrare.Come le mie colleghe ritengo che Zanardi sia una persona da ammirare e da cui trarre esempio. Nonostante il grave handicap fisico, dopo una lunghissima riabilitazione Zanardi tornò a camminare grazie all'uso di apposite protesi, e quindi decise di riaffrontare anche la guida di vetture da corsa. Scherzando sulla sua menomazione, il pilota ha affermato che, se si dovesse rompere di nuovo le gambe, questa volta basterebbe soltanto una chiave a brugola per rimetterlo in piedi, e che ora non rischia più di buscarsi un raffreddore camminando scalzo... Inoltre ha partecipato ad una puntata della sit-com Camera Cafè in cui veniva messo in risalto il suo handicap, dimostrando una notevole autoironia anche riguardo alla disgrazia di cui è vittima.
In questi casi riuscire a "guardare" avanti e a ricominciare a vivere come prima è molto importante e costituisce un insegnamento per noi normodotati che in molti casi ci paralizziamo di fronte alle piccole difficoltà.ciao

L’incredibile storia di un ragazzo che ha trasformato il dolore più grande in una fonte meravigliosa di luce.

Alessio Tavecchio ha trentacinque anni e da dodici è costretto su una sedia a rotelle. Potrebbe essere avvilito, amareggiato, incattivito contro un destino che con lui è stato spietato. Invece, no. Alessio ha un entusiasmo per la vita che poche persone possono vantare. <<Nonostante tutto, sono un uomo felice>>, mi dice allargando il viso in un irresistibile sorriso. :alien:

Rosaria Kaiser
Il pilota, dotato di un carattere di ferro, non senza fatica si è ripreso, si è adattato a quelle brutte (ma per lui salvifiche) protesi e il suo sorriso è tornato a splendere sulle piste, con grande gioia degli appassionati e di chi lo ha sempre amato.
Alex Zanardi

Alex Zanardi ha premiato gli studenti delle terze medie, vincitori del concorso di scrittura creativa “Scegli di vivere” pensata dal liceo linguistico Dante Alighieri.
Il concorso ha permesso ai ragazzi di riflettere sulle conseguenze provocate dall’alcool, la causa principale di molti incidenti automobilistici e sulle ragioni che inducono al consumo di bevande alcoliche in età sempre più giovane. Un dato importante quanto allarmante emerso dai lavori degli studenti è la ragione per cui si beve: per inadeguatezza, per depressione, per paura di non farcela. Alex Zanardi per loro è stato un grande esempio da tenere sempre presente..............

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il sorriso è tornato a splendere sulle piste, con grande gioia degli appassionati e di chi lo ha sempre amato

non ho saputo fare bene il copia e incolla scusatemi per i doppioni.....ciao

Visto il crescente interesse suscitato dalla pratica sportiva per atleti disabili, di cui si segnalano performance eccezionali che trovano l’espressione privilegiata nelle Paralimpiadi, è parso utile presentare una serie di scritti che affrontano la tematica in questione, studiandola da diversi punti di vista, anche al di là della prestazione agonistica. Il termine di disabilità è inteso, in questa sede, nella sua accezione più ampia: si fa riferimento, a questo proposito, a situazioni di deficit fisici (congeniti e/o acquisiti) e di patologie psichiche. In questo ambito, più che mai, va sottolineata la funzione dello psicologo dello sport, non solo come strumento attraverso il quale lo sportivo può raggiungere risultati di vertice, ma anche, e soprattutto, come figura professionale di sostegno, finalizzato a un approccio sereno e ludico al mondo dello sport, e di tutela dell’equilibrio psicofisico dell’atleta e di chi lo circonda. In questa prospettiva, studiosi ed esperti di diversa formazione presentano contributi che permettono di stabilire uno scambio fruttuoso d’esperienze e riflessioni, che promuovano la crescita di una disciplina tesa principalmente a favorire condizioni di benessere e autorealizzazione.

Ricordo benissimo quella notizia data al telegiornale e ricordo soprattutto l’immagine del terribile incidente che vedete in foto.

Era il 15 settembre 2001 quando, in una gara di formula Cart Alex Zanardi rientrando in pista dopo un rifornimento viene urtato da un’altra monoposto alla considerevole velocità di 320 Km orari. In quell’incidente Zanardi ha perso le gambe e la notizia sconvolse tutti. Mi viene da dire che perse solo le gambe perchè poteva perdere molto di più, magari la vita o quello che poi si è rivelato essere il segreto di una persona davvero speciale.
Era bastato un attimo per cambiare in maniera drammatica la vita di una persona che fino ad allora poteva dirsi un privileggiato e che improvvisamente si era ritrovato ad essere solo un povero storpio. Ma il suo essere una persona speciale si è rivelata al mondo proprio in quel momento.

Rosaria Kaiser ha scritto:non ho saputo fare bene il copia e incolla scusatemi per i doppioni.....ciao

tutto a posto ora, Sara ; ))
Baci