PROGETTO MELAMPO

grazie ADRIANA
invito tutti a dire la vostra sul forum relativo al supporto dei cani per la dsiabilità.
potrebbe essere utile riflettere sul fatto che noi lavoriamo sugli ausili tecnologici
e che questo è un ausilio umano...........la docente.

adry, ti avevo risposto qui, ma non vedo più la risposta, non fa nulla, te la scrivo nuovamente, la Docente ci invita a riflettere su questo tuo intervento.
Mi viene da pensare alle infinite possibilità che vengon fuori dalla integrazione di ausilii umani ed ausilii tecnologici.
Gli esseri umani sono davvero qualcosa di fantastico, le intuizioni e la genialità del genere umano (quando non investe questi talenti in cose assurde come la guerra) mi affascinano moltissimo e mi danno tanta speranza per la lotta a tante patologie e il superamento di quelle che sono, al momento, innumerevoli barriere nell'esistenza delle persone con disabilità.

Credo che se questo progetto verrà positivamente realizzato,oltre che un aiuto materiale,sarà anche un atto d'amore,uno scambio affettivo fra persona e animale e aiuterà la persona disabile a colmare un "vuoto affettivo".

Ciao, si era proprio questo che volevo mettere in luce sottoponendo questi 2 argomenti (prog malt. e SLA)come ci si puo avvicinare a questi sogg.sia con le nuove tecnologie che con gli animali.sono due mezzi diversi mentre il 1quello tecnologico è "freddo" a livello di rapporti umani ;il 2 porta il calore e la gioia dell'animale .
Ma quale è il migliore,mi chiedo?

secondo me, Adry, l'uno non è migliore dell'altro...
E poi le nuove tecnologie c'entrano sempre...basti pensare che gli stessi dati di ricerche e progetti vari sono poi elaborati con esse.
Misuratori della frequenza del battito, ed altri strumenti ormai computerizzati, capaci di trasmettere impulsi elettrici per il movimento di arti altrimenti in paralisi irreversibile (scusate i termini non scientifici) fanno parte di percorsi riabilitativi di ogni tipo, sì, secondo me, ripeto, vanno integrati. Tu non sei d'accordo? Mi interesserebbe leggere tante opinioni in merito. Insisto comunque sorry,...non trovo la rete meno fredda, se si concepisce come frutto e presenza di persone, eheh, su questo non siamo tanto d'accordo, Adry, ma tanto siamo amiche lo stesso ; )

Come sempre Rosy la pensa come me , anch'io credo che sia gli ausili umani che quelli tecnologici sono in egual modo importanti, pensiamo un pò ai lati positivi degli ausili in genere senza dire che quello umano sia migliore o meno... pensiamo a come uno tecnologico potrebbe favorire, come abbiamo visto in aula sabato, la comunicazione e scusate se insisto anch'io, sarà l'entusiasmo dopo la visualizzazione di quel video ma vorrei sottolineare l'utilità di tanti programmi che permettono la mobilitazione e l'INCLUSIONE non solo a scuola ma nella società del soggetto diversabile e sottolineo diversabile perchè credo che con "l'aiuto" di alcuni ausili tecnologici e non diminuiscano la già sottile differenza tra normodotato e non.

Io credo che non esista proprio la differenza tra normodotato e non, io credo che siamo tutti diversamente abili, nel senso che ognuno di noi ha delle abilità più sviluppate di altre, nessuno è bravo in tutto quello che fa, ma vi sono alcune attitudini in cui privilegia.
Come colomba e rosaria penso che l'ausilio delle tecnologie sia sicuramente un fattore positivo, dato che come già dicemmo in aula la scorsa settimana rappresenta spesso un' estensione del proprio corpo, e dà quindi la possibilità di inserirsi meglio nel mondo in cui si vive, ma allo stesso tempo credo sia difficile una vera e propria "integrazione" in tutte le sfaccettature della società. Anche nel filmato che abbiamo visionato venerdì scorso, sicuramente abbiamo visto una realtà molto piacevole,perchè quella persona con tutte le difficoltà che aveva è riuscita a superarle grazie a quella strumentazione e a comunicare, ma c'è anche da notare che quella persona era sola in quella stanza, quindi mi chiedo, come possono queste persone interagire e confrontarsi con gli altri?

Forse sarò anche io ripetitiva, ma credo che la questione dell'integrazione sia assolutamente fondamentale. Di teoria su cosa sia e come si debba attuare ve ne sono tante, ma effettivamente, in casi come quello ke abbiamo visto nel video, come si può realizzare?

*Simona*

Simo lo so, anch'io penso che siamo tutti diversabili, ma effettivamente come nel caso di sabato del video che abbiamo visto quella persona, non poteva comunicare se non con il mezzo tecnologico, rispetto a te che puoi invece farlo benissimo anche senza... parliamo chiaramente, grazie alla tecnologia si è diminuita la differenza... non credi?...

Forse mi sbaglio, ma anche per noi ci sono momenti in cui senza il supporto tecnologico troviamo difficoltà,e che utilizzandolo facilitiamo il nostro lavoro. Dipende in che prospettiva si vuole vedere una determinata situazione. Noi forse riusciremmo a fare una determinata cosa anche senza il supporto tecnologico,loro no, però comunque tendiamo ad utilizzarlo per facilitarci il lavoro!!!
Che ne pensi/ate


*Simona*

Ciao a tutte
non volevo dire che il supporto tecnologico sia migliore dell'animale o viceversa ,ma riflettere sull'effettiva utilita sia dell'una che dell'altro.
effettivamente il computer aiuta a risolvere problematiche difficili,ma anche l'altro supporto puo aiutare molto .

Questo progetto è un ottimo strumento per l'integrazione sociale dei disabili. Credo che l'ausilio dei cani addestrati per aiutare i disabili nella quotidianità, sia un mezzo innovativo e molto efficace per queste persone in quanto attraverso questi animali, che sono i migliori amici dell'uomo, si possano soddisfare delle esigenze importanti e si possano sviluppare nuove abilità. Non esistono solo tecnologie abilitanti ma anche attraverso l'uso degli ausili umani si possono colmare delle deficienze fisiche e motorie che impediscono ai disabili il normale svolgimento delle funzioni vitali per condurre una vita dignitosa.

Incredibile come i cani riescano a far di tutto e di più. Anche nelle più o meno grandi piccole difficoltà quotidiane di un disabile... senza chiedere nulla in cambio, solo un po' d'affetto e giocare. Un fedele compagno sempre presente e accanto a noi; aprire le porte, accendere le luci (altro che domotica), raccogliere oggetti da terra, chiamare aiuto in caso di necessità, pagare per noi alla cassa... o anche darci una spinta o servirci da solido appoggio contro le cadute. Non è meraviglioso? un Golden Retriever tutto per noi!
Chi può candidarsi per ricevere un cane?
Chiunque abbia più di diciotto anni (se vive da solo) o di quattordici anni (se vive in famiglia) ed abbia problemi di mobilità in seguito, per esempio, a:
* incidenti di varia natura;
* distrofia muscolare;
* sclerosi multipla;
* artrite reumatoide;
* ecc.
Molti di coloro che fanno richiesta di cani da assistenza si trovano sulla sedia a rotelle, e moltissimi di loro sono bambini.
Addestramento

Durante il primo anno i cuccioli vivono nelle case degli istruttori e presso amici dell'accademia, ed imparano a rispondere ai comandi di base, stimolati attraverso il gioco e le ricompense.

In seguito entrano nel programma di addestramento avanzato, che dura circa sei-otto mesi. In questa fase lavorano tutti i giorni sia nel centro di addestramento sia per strada, nei negozi, nei centri commerciali, ovunque si troveranno poi nella vita, con il loro compagno umano.

Alla fine del programma di addestramento, i cani ed i candidati che sono gia' stati abbinati saranno convocati per trovarsi con gli istruttori per un corso intensivo della durata di 2-3 settimane durante le quali impareranno a comunicare, a dare i comandi e ricompensare, e metteranno le basi per il loro futuro rapporto con il cane.http://www.cani-da-assistenza.it/

Ritengo che, a prescindere dall'importanza che si vuole attribuire alla tecnologia o all'animale nel settore della disabilità, bisogna comunque considerare che l'animale presenta il grande vantaggio di poter istaurare con il padrone un rapporto fatto di emozioni, di sguardi e, perchè no, di sentimenti. In questo intervento, vorrei appunto mettere in evidenza che il cane, proprio perchè non è una macchina, deve sempre e comunque essere considerato un essere vivente, a partire dall'addestramento che sarà pertanto eslusivamente "positivo", ovvero privo di comandi negativi. Solo nel pieno rispetto dell'animale si potranno creare rapporti proficui e costruttivi che sfoceranno in risultati positivi nella quotidianità del diversamente abile.
Rita Moscatelli